Ambiente

giovedì 6 Luglio, 2023

Qualità dell’aria e odori a Tione, Borgo Lares e Tre Ville, i risultati dell’indagine Appa: «Nessuna anomalia»

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Appa ha rilevato l’assenza di anomalie o criticità per gli indicatori di qualità dell’aria polveri sottili PM10, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) (escluso il benzo(a)pirene) e metalli, con valori contenuti

Si è tenuta ieri, mercoledì 5 luglio,  a Borgo Lares, nelle Giudicarie, alla presenza del vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, una serata informativa per presentare alla cittadinanza i risultati di un’indagine ambientale sul disturbo olfattivo e la qualità dell’aria condotta nei Comuni di Tre Ville, Borgo Lares e Tione di Trento fra il 28 gennaio 2022 e il 15 gennaio 2023. Presenti, tra gli altri, i sindaci dei tre Comuni interessati: Matteo Leonardi di Tre Ville, Giorgio Marchetti di Borgo Lares e Eugenio Antolini di Tione, il dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente Enrico Menapace e, in rappresentanza della stessa Appa, il dirigente del Settore autorizzazioni e controlli Gabriele Rampanelli e il sostituto direttore dell’Unità organizzativa tutela dell’aria ed agenti fisici Gabriele Tonidandel.

«Abbiamo sentito da Appa che la percezione degli odori segnalati dalla popolazione è confermata dai risultati dell’indagine, ma anche appreso, ed è un aspetto fondamentale, della totale assenza di impatti misurabili per la qualità dell’aria riconducibili ad emissioni puntuali prodotte da impianti produttivi presenti in zona. Certamente si può migliorare e l’evoluzione tecnologica oggi può consentirlo: Appa è disponibile a supportare una serie di azioni che possono portare a mitigare o possibilmente eliminare del tutto il problema», ha detto Tonina nel suo intervento. Il vicepresidente ha ricordato, tra l’altro, il ruolo strategico di Appa, garante nei confronti dei cittadini del monitoraggio e controllo ambientale in totale trasparenza – tutte le informazioni e i documenti sono disponibili sul sito dell’agenzia – e con competenze tecnico-scientifiche di alto livello per la tutela della qualità dell’aria, delle acque e del suolo.

«Il Trentino è all’avanguardia in questo ambito e il tema ambientale, trasversale fin dagli Stati generali della montagna del 2019 e molto sentito soprattutto dai giovani, ha segnato tutta la legislatura. In questi ultimi due mesi vorrei riuscire a completare un percorso che può fare la differenza per il futuro del nostro territorio», ha detto ancora Tonina, ricordando il quinto aggiornamento del piano rifiuti e la presentazione di ieri al Consiglio delle autonomie locali del disegno di legge sul consorzio unico per la gestione degli stessi, che ha trovato un positivo accoglimento.

L’esito del monitoraggio a Tre Ville, Tione frazione Saone e Borgo Lares
Appa ha rilevato l’assenza di anomalie o criticità per gli indicatori di qualità dell’aria polveri sottili PM10, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) (escluso il benzo(a)pirene) e metalli, con valori contenuti e del tutto nella norma, oltre che sostanzialmente sovrapponibili a quelli rilevati nello stesso periodo dalle stazioni della rete di monitoraggio provinciale.
I valori di media annua dell’inquinante benzo(a)pirene risultano superiori al valore obiettivo fissato dalla normativa: il motivo è dovuto alle emissioni provocate dalla combustione domestica della legna, evidenza questa comune alla gran parte dei fondovalle del Trentino, dove è più diffuso l’utilizzo di questa modalità di riscaldamento.
Per tutti gli inquinanti monitorati risulta una totale assenza di impatti misurabili e riconducibili ad eventuali emissioni puntuali prodotte da impianti produttivi presenti in zona e in particolare dal locale impianto di produzione di conglomerati bituminosi.
Le segnalazioni, nel loro complesso, hanno evidenziato una significativa ricorrenza dei fenomeni odorigeni, con una durata della percezione dell’odore complessivamente e diffusamente rilevata nella zona, in termini percentuali pari all’1,76% del tempo rispetto alla durata complessiva della campagna, durata quindi inferiore, seppur di poco, alla soglia di accettabilità fissata al 2% dalle Linee guida provinciali, da cui deriva il non obbligo formale di attivare un’ulteriore fase di intervento. L’indubbia presenza, frequenza e modalità con le quali si manifestano i fenomeni odorigeni segnalati dalla popolazione suggeriscono comunque la ricerca di ulteriori azioni e interventi di miglioramento e mitigazione per ridurre il problema.