calceranica
giovedì 13 Luglio, 2023
di Adele Oriana Orlando
Divieto di balneazione per un tratto del lago di Caldonazzo, esattamente nella zona di Calceranica, emesso ieri, mercoledì 12 luglio, fino a revoca dell’ordinanza firmata dal sindaco Cristian Uez.
Il divieto è scattato a seguito di un fenomeno meteorologico, come si legge nell’ordinanza, che ha causato un malfunzionamento del sistema provinciale di smaltimento delle acque meteorologiche e fognarie. «A causa del maltempo di questa mattina, c’è stato un black out elettrico, durato circa un’ora e mezza, che ha creato un problema sulla stazione di pompaggio provinciale – spiega il primo cittadino – Questo ha messo in crisi una porzione della rete fognaria, quella di via Penisola Verde, come si legge nell’ordinanza». Il malfunzionamento, appunto, ha poi interessato, compromettendoli, alcuni collettori comunali, portando alla tracimazione di «liquami» in strada e con un parziale sversamento nelle acque del lago. Il tratto in cui è accaduto è quello tra il primo e il quarto pontile che si trovano su quella via.
Allertati dall’allarme inquinamento dalla segnalazione di una persona, i vigili del fuoco volontari locali e i permanenti sono intervenuti per controllare la situazione, affiancando i tecnici provinciali di Appa e della depurazione, oltre ad Azienda provinciale per i servizi sanitari che da ieri è impegnata con le analisi sulle acque per «tutelare l’igiene e la sanità pubblica».
Non appena è scattato l’allarme, i vigili del fuoco si sono preoccupati di verificare la situazione e, in caso possibile, di cercare di contenerla, mentre il sindaco con i tecnici ha lavorato per riportare la situazione alla normalità quanto prima, visto anche che il disagio si è creato nel pieno della stagione turistica. Gli operatori economici sono stati tutti informati di quanto accaduto e sul posto, l’area è stata delimitata con delle fettucce da terra e sugli alberi sono state posizionate delle copie dell’ordinanza sindacale per informare turisti e persone che solitamente frequentano quella parte di lago, del temporaneo divieto da osservare per non incorrere, nel caso più estremo delle ipotesi, a «danni a persone e cose» come si legge nel documento. Ieri, sui pontili e a terra, c’erano alcune persone: qualcuno ha optato per prendere il sole, qualcun altro per rilassarsi con la famiglia.
L’ordinanza non ha una data di fine, perché vincolata agli esiti delle analisi di Apss, ma il primo cittadino si auguradi «revocarla già domani (oggi per chi legge ndr) sulla base dei dati. Da parte mia era un atto dovuto per tutelare le persone. La Provincia è intervenuta per ristabilizzare la parte di sua competenza».