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venerdì 14 Luglio, 2023

Teatro, concerti, performance, street dance: guida agli appuntamenti da non perdere nel weekend

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Pergine Festival si chiude questo fine settimana. Venerdì le protagoniste sono Emma Dante e Martina Badiluzzi che portano in scena la profondità, la potenza e la forza di due drammaturghe e registe di generazioni differenti

È tutto pronto per un weekend all’insegna dell’arte performativa e non solo. A scandire il ritmo dei prossimi giorni ci sono infatti molti eventi che hanno l’arte come minimo comun denominatore.

Partiamo dal Pergine Festival che si chiude questo fine settimana con tanti appuntamenti imperdibili. Venerdì le protagoniste sono Emma Dante e Martina Badiluzzi che portano in scena la profondità, la potenza e la forza di due drammaturghe e registe di generazioni differenti.
Alle 19, nell’Ex rimessa Carrozze, Badiluzzi presenta «Cattiva Sensibilità»: uno spettacolo ideato assieme Giorgia Buttarazzi che viene presentato in prima assoluta: Sfogliando e rileggendo Jane Eyre, il celebre romanzo di Charlotte Brontë, una donna riflette sulla sua storia personale. Dalla cattedra su cui siede ora, torna con la memoria ai banchi di scuola della sua adolescenza. La prima edizione di Jane Eyre aveva come sottotitolo «un’autobiografia» ed è anche il racconto di un’autrice che da bambina anarchica, in lotta con la cultura punitiva della società vittoriana, diventa un’insegnante. «Tra tutte le professioni probabilmente quella dell’insegnante è la più politica, perché́ ha a che fare con l’educazione dei giovani e delle giovani». Alle 20.45 il Teatro Comunale di Pergine ospita «Il tango delle capinere» di Emma Dante, artista siciliana conosciuta in tutto il mondo per il suo stile diretto, passionale e intenso. Con le sue opere teatrali, la drammaturga e regista palermitana, ha vinto innumerevoli riconoscimenti, tra cui cinque Premi Ubu, gli Oscar del Teatro Italiano.

L’onere e l’onore di chiudere l’edizione 2023 del festival va invece allo spettacolo itinerante «La banda quando piove» in calendario per sabato alle 18:30, ed all’esibizione di Neri Marcorè – voce e chitarra – accompagnato dai suoi musiciclisti: Daniele Di Bonaventura al bandoneon, Domenico Mariorenzi alla chitarra ed al bouzuki, Corrado Bungaro al violino ed alla nyckelharpa e Carlo La Manna al basso. L’appuntamento per quest’ultimo è alle 20:45 a Castel Pergine.

Anche a Dro il finesettimana si preannuncia ricco di spunti grazie a «Feminist futures». La rassegna, curata da Barbara Boninsegna e Filippo Andreatta propone un’ampia selezione di performance, installazioni ed incontri tenuti da artiste e artisti internazionali come Selma Selman, Florin Flueras, Milla Koistinen, Chiara Bersani, Stina Fors, Thais Di Marco. Inoltre, torna quest’anno il club musicale-performativo negli spazi di Fies con artiste donne e movimenti Queer come Hatis Noit, Witch Club Satan, Marina Herlop e Rifugio Amore. Tante iniziative inserite in un unico cartellone di eventi il cui programma completo è disponibile su www.centralefies.it.

Proseguono con successo gli appuntamenti offerti dal Teatro Capovolto, la stagione estiva del Teatro Sociale curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Sabato 15 luglio, alle 21:15, sul palco in Piazza Cesare Battisti a Trento c’è la Compagnia TeatroE di Villazzano con «Puttana»: un’opera musicale teatralizzata nata da un’idea di Mirko Corradini (che ne cura anche la regia), con Beatrice Elena Festi e la drammaturgia di Maura Pettorruso.

La narrazione è invece il filrouge che anticipa il festival Montagne Racconta, in programma il 22 e il 23 luglio a Montagne, nel comune di Tre Ville. L’appuntamento è infatti per sabato 15 luglio a Brione in Piazza Roncéi dove, alle 20, ad esibirsi c’è Federica Molteni in «Alfonsina Strada. Una corsa per l’emancipazione». Alfonsina è una bambina di dieci anni quando si innamora della bicicletta. È una ragazzina quando si allena di nascosto con la vecchia bici del padre. È una donna quando diventa una ciclista, una campionessa, una vera sportiva.
Ma soprattutto, Alfonsina è uno scandalo, perché vive nell’Italia di cento anni fa. L’Italia del fascismo, l’Italia del pensiero maschilista, l’Italia in cui le donne non votano. In questa Italia Alfonsina si inventa e si costruisce il proprio destino, scardinando preconcetti e convenzioni e partecipando – unica donna nella storia – al Giro d’Italia, nel 1924. Quella di Alfonsina è una storia vera e straordinaria.

Storia e attualità convergono anche in «Terra», lo spettacolo di Collettivo Clochart, in programma venerdì, dalle 18 a Ledro Land Art, in località Malga Cita.
Alessandro Zanetti e Michele Comite accompagnati dalla musica dal vivo di Daniela Savoldi accendono i riflettori sui problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta. Un ecosistema dagli equilibri labili e dalle risorse limitate. Il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai ai poli, l’innalzamento del livello del mare, l’aumento delle zone desertiche, l’aumento della popolazione e di conseguenza l’aumento dei rifiuti prodotti. Lo spettacolo parte proprio da qui, dal grido di lamento della Terra.

A Rovereto «5 minuti – Teatro Ovunque» è invece la proposta della compagnia Teatro del Cerchio di Parma. Largo dunque ad un doppio appuntamento, alle 21:30 ed alle 23:00, nel cortile di Palazzo Alberti con le emozioni che scaturiscono prima di un provino o di un colloquio di lavoro. Cinque minuti in cui sembra che la vita si fermi e si aprisse un varco: come di fronte a una sliding door che ti può cambiare la vita per sempre. La preparazione a casa, magari davanti a uno specchio, a una telecamera, a un telefonino. Un tempo sospeso che si può concludere con una delusione oppure con l’emozione di un successo: più semplicemente, come sottolineano i produttori, è la vita.

L’acrobazia, il parkour, la street dance e la danza contemporanea si fondono nella proposta della Shaun Parker & Company che porta in scena, sabato alle 12 ed alle 18 in piazza Walther a Bolzano «Trolleys». Appartenente al ciclo Found Objects, ovvero quattro lavori creati da Shaun Parker per spazi all’aperto e incentrati su oggetti di uso quotidiano, «Trolleys» è una danza di carrelli della spesa. Sono cinque quelli che appaiono casualmente in uno spazio pubblico accompagnati dall’opera orchestrale dell’australiano Nick Wales: due si incontrano e si innamorano, altri intraprendono lotte solitarie per poi dare vita a una danza anarchica. Ad animarli cinque danzatori il cui fisico sembra non conoscere limiti.
Ed è sempre a Bolzano che sabato sera, alle 21, il Teatro comunale ospita Moritz Ostruschnjak e il suo «Rabbit Hole». L’ultimo lavoro del coreografo bavarese Ostruschnjak viene proposto in prima nazionale a «Bolzano Danza». L’indagine del coreografo si sofferma sulle trasformazioni delle esperienze fisiche e sociali nell’epoca della digitalizzazione. L’uomo che oggi sembra nutrirsi di collegamenti ipertestuali e di metodi taglia e incolla nel nuovissimo «Rabbit Hole» intraprende un viaggio nelle profondità di un regno fantastico digitale, perturbante, colmo di aberrazioni. Un paese delle meraviglie rovesciato dove l’impossibile diventa possibile e la morale completamente annullata. Ostruschnjak vedo l’uomo di oggi sedotto dagli algoritmi, dentro un turbine di vorticosi link. Per lui il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie nel XXI secolo non può che essere un insieme di bit e byte e il suo vagabondare nella rete una infinita catena di contenuti e proposte. Un mondo dove tutto si mischia, niente si incastra, non c’è più un inizio né una fine. Una situazione «bellissima e terribile allo stesso tempo», come dichiara il coreografo.
Ad interpretarla, sulla musica di Jonas Friedlich sei interpreti: Guido Badalamenti, David Cahier, Daniel Conant, Roberto Provenzano, Miyuki Shimizu e Magadalena Agata Wojcik.

Domenica la grande musica fa tappa al Parco dei tre castagni di Pergine Valsugana. Alle 21 largo infatti al concerto di Stewart Copeland & The Police Deranged for Orchestra. Lo storico batterista dei Police unisce una rock band e un’orchestra per eseguire i maggiori successi del gruppo da lui fondato nel 1977 a Londra insieme a Sting e Andy Summers. Ad affiancarlo in questa occasione c’è l’Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda.

Non manca una proposta per gli amanti dell’arte. Alla Batibōi Gallery di Cles, fino al 27 agosto, è possibile visitare la nuova mostra di Federico Lanaro. Si tratta di «Love»: un termine che nel gioco del tennis indica la mancanza di punteggio mentre, nella vita di tutti i giorni, è un sentimento pulsante. Una personale dell’artista roveretano che si presta a diversi livelli di lettura a seconda degli occhi dello spettatore. Dagli elementi tipici della sua arte, ai colori fluo fino alla sintesi del legno con particolare attenzione all’ecosostenibilità, all’universo green, al legame con la terra e il territorio.