la tragedia
domenica 16 Luglio, 2023
di Davide Orsato
Un sabato di fatica, ore di lavoro per vedere «crescere» quella che avrebbe deciso sarebbe stata la sua casa. Sua, della moglie e dei tre giovanissimi figli, otto, quattro e due anni, che ha lasciato ieri, dopo un tragico incidente. Una scarica ad alto voltaggio è stata fatale per Stefano Arnoldo, 39 anni, di Revò, ora comune di Novella. Il dramma si è consumato ieri, poco prima delle 15. Arnoldo stava lavorando con il cognato, trent’anni, al collegamento di un quadro elettrico quando è rimasto folgorato, finendo a terra privo di sensi. La stessa scossa ha colpito anche il cognato di Arnoldo, pur con conseguenze meno gravi. Le condizioni del 39enne, agricoltore nell’azienda agricola di famiglia a Cles e dipendente di Ebara, ditta che fabbrica elettropompe sempre nel capoluogo noneso, sono apparse, invece, subito disperate: dopo una lunga rianimazione è stato portato in elicottero in ospedale. Il tutto, mentre nel volto dei presenti, alcuni operai della ditta di costruzione Kofler, molto attiva in val di Non, parenti e amici accorsi non appena la notizia è iniziata a circolare, si leggeva già la disperazione. Alle 19 la tragica notizia. Nonostante i tentativi dell’équipe medica del Santa Chiara, Arnoldo non ce l’ha fatta. La voce della tragedia si è sparsa rapidamente in paese, in quella che doveva essere una giornata di festa. Erano stati infatti appena ultimati i preparativi per la sagra del Carmen, con il grande arco dei coscritti (quest’anno si celebra la classe 2004) realizzato dai neomaggiorenni in paglia e muschio. Un’edizione in grande stile: per l’occasione, per la prima volta in tanti anni, erano arrivati anche undici cittadini statunitensi originari di Revò per rivedere il paese avito. Stefano Arnoldo era conosciutissimo nella frazione di Novella: era vigile del fuoco da oltre vent’anni, cioè da metà della sua vita. E sono stati proprio i colleghi a doversi farsi carico di tutte le operazioni necessarie per l’arrivo dell’elicottero di Trentino Emergenza.
Anche per questo, nel tardo pomeriggio di ieri, era girata la proposta di fermare i festeggiamenti. Alla fine, la Pro Loco ha comunicato via Facebook che la sagra si sarebbe svolta comunque, anche se con una certa austerity: «Abbiamo ritenuto di contenere i festeggiamenti chiudendo entrambe le giornate a mezzanotte. Vuole essere un segno di vicinanza alla famiglia e a tutte le persone che hanno voluto bene a Stefano e apprezzato il suo saper mettersi gratuitamente a disposizione degli altri».
Sul posto, via Maffei, la strada che da Banco porta in centro, di fianco allo stabilimento Melinda Terza Sponda, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cles e i tecnici dello Uopsal. Lo stabile, ancora ad inizi costruzione, è stato posto sotto sequestro su ordine del pm di turno, Patrizia Foiera. Benché Arnoldo stesse «dando una mano» nella costruzione della sua casa, l’incidente di ieri torna ad accendere i riflettori sulla sicurezza sul lavoro. Da Azione Trentino arriva la richiesta al parlamento di inserire la clausola di salvaguardia dell’autonomia speciale nel nuovo decreto legge che il governo Meloni sta preparando sul tema.