Tennis
domenica 16 Luglio, 2023
di Redazione
È la fine di un’era? Forse si. È Carlos Alcaraz il nuovo campione di Wimbledon. Il 20enne tennista spagnolo si conferma numero 1 del Mondo battendo in una finale memorabile il serbo Novak Djokovic, numero 2, in cinque set con il punteggio di 1-6, 7-6 (6), 6-1, 3-6, 6-4 dopo 4 ore e 46 minuti di gioco. Per Alcaraz è la prima vittoria in carriera sull’erba di Wimbledon, la seconda nelle prove del Grande Slam dopo gli Us Open del 2022. Alcaraz, davanti al Re Felipe VI di Spagna presente nel Royal Box, diventa il terzo spagnolo a vincere il torneo londinese dopo Manolo Santana e il suo idolo Rafa Nadal. Alcaraz diventa anche il terzo più giovane di sempre a vincere Wimbledon, dopo Boris Becker (recordman con le sue vittorie a 17 e 18 anni) e Borg. Per Djokovic, invece, sfuma l’obiettivo della 24esima vittoria in tornei dello Slam, dell’ottavo successo a Wimbledon come Roger Federer e quinto di fila come Bjorn Borg e lo stesso Federer. Per il serbo sfuma di nuovo il sogno di completare il Grande Slam, visto che aveva già vinto nel 2023 gli Australian Open e il Roland Garros. Pertanto ancora una volta resta ineguagliato il primato del leggendario tennista australiano Rod Laver, unico capace di vincere per due volte tutte e quattro le prove del Grande Slam nella stessa stagione.
Davanti al principe William, erede al trono britannico, presente in tribuna con la moglie la principessa Kate, e i loro i due figli, i principini e George e Charlotte, e al il re Felipe VI di Spagna, Alcaraz e Djokovic hanno dato vita ad una finale che resterà nella storia per il patos e per la qualità tecnica mostrata dai due. I sedici anni di differenza a tratti non si sono visti, anche se alla distanza forse proprio la maggior freschezza ha portato lo spagnolo ad essere più lucido e brillante di fronte ad un Djokovic a cui non è bastata la maggior esperienza a questi livelli per spuntarla. Emozioni forti regalate anche ai tanti ex campioni presenti tra cui Billie Jean King, Chris Evert, Stan Smith, Stefan Edberg e Jan Kodes, nonchè a star del cinema come Daniel Craig, celebre per aver interpretato 007 James Bond, e Brad Pitt. Con due vittorie negli ultimi tre Slam disputati e il numero 1 nel rankig Atp consolidato, Alcaraz si candida a dominare il tennis internazionale per il prossimo lustro. La speranza per l’Italia è che tra gli avversari che proveranno a spezzare il suo strapotere ci sia anche Jannik Sinner.
«È un sogno diventato realtà. È bellissimo vincere, ma anche se avessi perso sarei stato molto orgoglioso di me stesso. È un sogno diventare parte di questo palcoscenico, vincere contro un così grande campione. Non mi aspettavo di fare così in fretta, sono molto fiero di me e del mio team per il lavoro che facciamo tutti i giorni – ha commentato a caldo Alcaraz durante la cerimonia di premiazione – dopo il primo set ho pensato di dover alzare il livello, devo fare i complimenti a Djokovic perchè mi ispira tantissimo. Quando sono nato tu vincevi già i tornei e io ho iniziato a giocare guardando te, è incredibile come sei ancora in forma».
E ha aggiunto: «Mi sto innamorando dell’erba, non mi aspettavo di giocare già a questo livello visto che ho giocato solo 4 tornei. E’ un sogno, sono contento del lavoro che stiamo facendo e devo dire che imparo in fretta».
Mastica amaro invece Djokovic, che ha ammesso: «Oggi non sono tanto soddisfatto, è dura da mandare giù. Ma questi sono i momenti per cui si lavora ogni giorno, ho giocato tante partite importanti ma oggi non ho vinto. Ho perso contro un grande giocatore e devo andare avanti».
La partita ha visto Djokovic partire meglio dominando il primo set per 6-1 forse complice anche la tensione e l’emozione del giovane Alcaraz un po’ come accaduto al Roland Garros. Nel secondo set, però, lo spagnolo ha messo da parte le emozioni e ha iniziato a giocare il suo tennis fatto di colpi potenti, variazioni improvvise e ottime qualità a rete. Dopo la vittoria nel tie-break per 8-6, Alacarz ha continuato a martellare Djokovic costringendolo costantemente sulla difensiva. Nel terzo set un game sul servizio di Djokovic è durato quasi mezzora, vincendolo lo spagnolo ha fatto crollare le certezze del serbo che si è infatti arreso per 6-2. Nel quarto set, però, la classe di un campione immenso ha portato Djokovic a strappare una volta il servizio ad Alcaraz per vincere la frazione per 6-3 e forzare il match al quinto mentre erano già passate le 4 ore di gioco. Il momento decisivo arriva quando Nole sbaglia un diritto al volo sulla palla break per il 2-0, Alcaraz si salva e nel game successivo è lui a strappare il servizio al serbo. È il break decisivo, qualche minuto dopo Alcaraz diventa il nuovo campione di Wimbledon.