Il caso
martedì 18 Luglio, 2023
di Redazione
Bufera per i commenti sessisti durante la telecronaca della gara dei Mondiali di tuffi, specialità trampolino sincronizzato, in onda ieri mattina su Rai Play 2. Il telecronista Lorenzo Leonarduzzi e il commentatore Massimiliano Mazzucchi sono stati segnalati da parte dei telespettatori all’emittente pubblica, che si è subito occupata dal caso.
«Le olandesi sono grosse», «Come la nostra Vittorioso», hanno affermato i due telecronisti parlando tra di loro e alludendo alla tuffatrice azzurra Giulia Vittorioso. «Eh grande eh», hanno aggiunto i due, per poi concludere: «Tanto a letto sono tutte alte uguali». E ancora, nei dialoghi tra i due ascoltati in tv durante la diretta: «Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…», «La si tocca?», «La si pizzica». Un dialogo seguito da un’altra battuta sessista: «È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre, Si La Do».
In una dichiarazione a LaPresse, Leonarduzzi ha provato a giustificarsi: «Non si tratta assolutamente di commenti sessisti, ho solo detto una barzelletta da bar “si la do” al mio commentatore durante la pausa tiggì, che non poteva sentirsi dal nostro microfono, ma a mia insaputa il microfono di RaiPlay non è stato chiuso e io avevo buttato giù la cuffia perché dopo ore di diretta c’era il tiggì». «Un giornalista del servizio pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda», la presa di posizione dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. La Rai ha dunque avviato una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista Leonarduzzi e tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico Mazzucchi. I due telecronisti saranno fatti rientrare dal Giappone, sede della rassegna iridata. Da oggi le telecronache dei Mondiali di nuoto, categoria tuffi, saranno curate da Nicola Sangiorgio.
Non si tratta peraltro della prima volta che Leonarduzzi finisce al centro delle polemiche. Commentando una gara di rally nel 2020, il telecronista aveva preso spunto dal secondo posto del pilota estone Ott Tänak per affermare: «Mi hanno detto una battutaccia, mi vogliono far vincere cento euro se la dico… Donna nanak, tutta Tanak». In quell’occasione le scuse della Rai erano state accompagnate dalla sospensione del telecronista. Non è tutto, perché già nel 2018 Leonarduzzi era finito al centro di un caso per un post da lui pubblicato su Facebook in occasione del 129° anniversario dalla nascita di Adolf Hitler. «Alles Gute zum Geburtstag», aveva scritto il giornalista in tedesco. Tradotto: «Buon compleanno».
«Doveva essere una telecronaca sportiva dei Mondiali di nuoto, gara di tuffi. È diventata una competizione di commenti sessisti, razzisti e body shaming», è il commento su Twitter della senatrice del Pd Valeria Valente. «Chiedere scusa? Sì, ma solo ai telespettatori che hanno sentito la barzelletta a causa di un errore tecnico -ha detto ancora Leonarduzzi riguardo al caso di ieri -. Prendo le distanze da quanto accaduto e dalle accuse di sessismo. Sul fatto che ho detto della corporatura grande delle atlete olandesi, lo faccio anche per gli uomini quando hanno un fisico grosso e ben strutturato. Quindi si sta montando un polverone, un caso dal quale prendo le distanze».