Il caso

venerdì 21 Luglio, 2023

Bypass, il sindaco sulle ispezioni: «Bene i controlli. L’opera si faccia, ma si faccia bene»

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Ianeselli commenta la notizia dell'arrivo in cantiere degli ispettori di Appa e dei carabinieri del Noe. «Accogliere un’opera in quanto convinti del suo valore non significa abbassare la guardia, fare le cose di fretta o dimenticare cosa sono la Sloi e la Carbochimica per la nostra comunità».

Bene i controlli, e se è vero che l’opera è una grande opportunità è anche vero che i lavori vanno fatti con la massima attenzione. Si potrebbe riassumere così  l’opinione del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, a commento della visita degli ispettori di Appa e dei carabinieri del Noe nel cantiere a Trento nord del bypass ferroviario di Trento. «Proprio perché questa amministrazione è a favore della realizzazione di un’opera che ritiene importante per il futuro della città, ogni controllo, verifica, ogni attenzione che la cittadinanza, le amministrazioni, i poteri pubblici rivolgono al corretto svolgimento dei lavori, alla trasparenza dei procedimenti amministrativi, alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica è importante e positiva», dice Ianeselli. L’attenzione per le aree inquinate deve essere massima, specifica il primo cittadino, l’urgenza dei lavori non ammette deroghe. «Accogliere un’opera in quanto convinti del suo valore non significa abbassare la guardia, fare le cose di fretta o dimenticare cosa sono la Sloi e la Carbochimica per la nostra comunità».
«Rimaniamo convinti che il nostro impegno debba essere indirizzato affinché quest’opera si faccia e si faccia bene, con il minimo dei disagi e il massimo delle garanzie per la popolazione. Le responsabilità e le competenze della Provincia in materia di protezione ambientale rappresentano, in questo senso, la prima garanzia – conclude Ianeselli – Come per la bonifica delle rogge di Trento Nord, primo passo di un disinquinamento atteso da decenni, intervenire comporta sempre problemi e criticità. Ma l’alternativa di lasciare tutto com’è, confidando che ci pensino poi altri, più avanti, riteniamo che Trento non possa più permettersela».