Solidarietà
domenica 30 Luglio, 2023
di Davide Sgrò
Il prossimo due agosto, il presidente dell’associazione EUcraina odv, Giovanni Kessler, insieme a Daniele Torresan, partirà con un convoglio alla volta dell’Ucraina, per consegnare ai paesi martoriati dalla guerra, dei kit di sopravvivenza individuale e zaini attrezzati per soccorritori e paramedici. Insieme ai materiali di sopravvivenza, questa volta, l’associazione porterà con sé anche un’autoambulanza che un volontario ha recuperato nella lontana Palermo e che, dopo una serie di lavori di manutenzione e rimessa a nuovo, è pronta a salvare vite: proprio per questo il presidente Kessler l’ha definita «un mezzo di soccorso avanzato, non solo di mero trasporto, ma un vero e proprio centro di rianimazione mobile. Dentro l’ambulanza c’è tutto ciò che potrebbe servire: abbiamo tre barelle, il defibrillatore e tutti gli strumenti necessari al soccorso. Potrà salvare vite, si troverà nell’immediata retrovia del fronte». Tra le cose più importanti che verranno consegnate alla popolazione ucraina, dei particolari lacci emostatici che ogni persona dovrà portare con sé in caso di emergenza, insieme a materiali di primo soccorso: chi vive nelle zone di pericolo dovrà averne con sé sempre due o tre. Saranno consegnate anche circa 250 confezioni da 30 bustine ciascuno di integratori, che sono fortemente richiesti: saranno fondamentali per tutti quelli che, a fronte di un bombardamento, rifugiati nelle zone sicure, saranno sprovvisti di cibo e acqua e saranno quindi denutriti o con gravi problemi di metabolismo. «Andremo al confine con Russia e Bielorussia: la missione si chiama “Soccorso in Ucraina”. Non andremo a cercare chi è nel bisogno, la nostra è una missione mirata, andiamo in posti specifici a portare quello che ci è stato richiesto. È logico che sarebbe bello poter portare il doppio se non il triplo di ciò che abbiamo raccolto, ma questo è già un ottimo inizio».
La missione, come spiegato da Kessler e dal giornalista ed ex consigliere provinciale Paolo Ghezzi, non è altro che la parte finale di un lavoro al quale hanno partecipato tantissime persone: da chi ha contribuito economicamente, ai numerosi volontari di EUcraina odv. Prima la raccolta dei fondi, poi la raccolta dei materiali, le donazioni, la gestione organizzativa, l’inventario, la preparazione dei trasporti e delle carte doganali: un lavoro infinito che culminerà nella consegna di quanto raccolto nel corso dei mesi. «Hanno contribuito tantissime persone, ricordo anche il contributo della Provincia di Trento, proveniente dall’ufficio Cooperazione e Sviluppo che ha attinto al fondo per l’Ucraina, istituito allo scoppio della guerra». E poi va ricordata una parte fondamentale di tutto questo: il lato umano. Kessler e i suoi si muoveranno di persona, per portare i beni di prima necessità al popolo ucraino: «È molto importante per le persone, per chi combatte, per chi resiste – spiega Kessler – non è solo una questione di mandare dei beni, qui si crea una dimensione di solidarietà, dell’esserci in prima persona e, anche se per poco tempo, del fare la vita che fanno loro». L’ultimo aspetto della missione è nelle mani di Daniele Torresan, il quale darà voce proprio al popolo ucraino attraverso testimonianze, voci, storie, volti, documentando tutto per costruire un reportage, un documentario sul quale si lavorerà per portare il dramma della guerra anche qui in Italia attraverso gli occhi di chi la vive in prima persona, delle loro parole e delle loro emozioni.
«Ora il pericolo maggiore sono i bombardamenti, i combattimenti e le mine: noi saremo nelle zone vicino al fronte, non nelle grandi città ma nelle zone limitrofe, come Dnipro e Odessa, dove c’è una situazione di emergenza più grave. Attualmente lì c’è gente che muore: per questo porteremo questi materiali di sopravvivenza grazie all’autoambulanza e a tutto il resto, ma anche, in minima parte, materiale che servirà per la ricostruzione, attraverso un mezzo nuovo che permetterà lo spostamento delle macerie e il trasporto di materiali. La sfida sarà capire come continuare ad aiutare ancora il popolo ucraino in modo efficace, nella speranza che il conflitto termini al più presto».
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