Calcio
domenica 30 Luglio, 2023
L’errore più grave che si potrebbe commettere sarebbe pensare di essere già forti, equilibrati e completi. La grande esperienza del tecnico del Calcio Trento, Bruno Tedino, e del direttore sportivo, Giorgio Zamuner, in tal senso sarà sicuramente determinante. I due conoscono troppo bene il calcio per cadere nel pericoloso tranello, va da sé che l’amichevole disputata venerdì con il Cittadella a Lavarone abbia lasciato moltissimi segnali positivi ma girare pagina un secondo dopo il triplice fischio finale è il minimo. Lo stesso Tedino conferma il concetto senza alcuna remora: «Certo che sono soddisfatto di quello che ho visto: la squadra sta lavorando bene. Sappiamo che il calcio estivo ci fornisce solamente delle indicazioni ma queste sono buone. Ora dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo durante questi giorni di ritiro a Masen di Giovo. Anche i nuovi arrivati si sono integrati bene e si sono subito calati nella realtà. Qualcuno è più in ritardo ma abbiamo ancora del tempo prima di iniziare il campionato. Vogliamo una squadra propositiva quindi dobbiamo migliorare quest’aspetto. Comunque, per la gara di venerdì, lo ripeto, sono soddisfatto». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’attaccante croato Tomi Petrovic autore del secondo dei tre gol che hanno fissato il finale sul 3 – 1 a favore degli aquilotti: «Il risultato maturato ci interessa poco. L’importante è la prestazione fornita, abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo preparato. Direi che sono state due frazioni di gioco diverse tra loro: nel primo tempo abbiamo palleggiato meglio mentre nel secondo tempo abbiamo sofferto un pochino. Comunque siamo contenti, in ritiro stiamo lavorando molto anche sulla tattica e i margini di crescita sono enormi sotto tutti i più ti di vista. Quello che conta è che abbiamo molte idee e vogliamo fare bene». Il prossimo appuntamento per il club di via Sanseverino sarà venerdì prossimo quando allo stadio Briamasco (calcio d’inizio alle 16.30) arriverà un’altra realtà di serie B come il Palermo. I siciliani stanno costruendo un organico in grado di stazionare stabilmente nella parte alta della graduatoria, si tratterà insomma di un altro banco di prova molto interessante e stimolante per capitan Andrea Trainotti e compagni. Mentre gli elementi della rosa del Trento continuano a sudare in Val di Cembra, il telefono di Zamuner è sempre caldo. Si tratta solo di avere pazienza qualche giorno per quanto riguarda l’ingaggio di Alberto Barison, il difensore di proprietà del Südtirol ha trovato l’accordo con gli aquilotti ora bisogna vedere come andranno le varie visite mediche. Il problema dell’ex Pordenone non è infatti di carattere tecnico (in serie C può fare la differenza come e quando vuole) ma di tenuta atletica, le sensazioni sono comunque positive e, con ogni probabilità, sarà lui a completare il reparto arretrato di Tedino. Nello stesso reparto arretrato bisognerà poi sfoltire, profili come quelli di Federico Simonti, Davide Galazzini, Luca Ferri e Alessandro Semprini non rientrano infatti nel progetto per la stagione 2023 – 2024. Nessuna novità intanto alla voce portiere, ovviamente il solo Alessandro Russo non è sufficiente e si attendono le decisioni che prenderà l’Atalanta. Se gli orobici daranno il via libera al prestito di Paolo Vismara, reduce dalla vittoria del campionato di serie D con la maglia del Brindisi, allora si punterà con decisione su di lui, in caso contrario Zamuner dovrà ricominciare da capo. Proprio contro il Cittadella Christopher Attys ha dato prova, ancora una volta, di tutte le qualità mettendo in grossa difficoltà diversi avversari di categoria superiore. Per l’atleta franco haitiano il Trento sta provando a fare muro in tutti i modi, un’offerta da circa 600 mila euro è già arrivata sul tavolo del presidente Mauro Giacca che però non ha voluto prenderla in considerazione. La speranza di tutti i tifosi aquilotti è che la fine del mercato estivo arrivi il prima possibile in modo da poter vedere il classe 2001 fare il bello e il cattivo tempo con la maglia gialloblù.