Emergenza

giovedì 3 Agosto, 2023

Crisi climatica in Friuli. La protezione civile del Trentino in azione per riparare i tetti

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La colonna mobile del Trentino, partita questa mattina all'alba, è composta da 66 operatori

Gli operatori della Protezione civile del Trentino e dell’Alto Adige sono entrati in azione a Mortegliano (Udine) e nelle zone limitrofe per portare aiuto alla popolazione colpita nei giorni scorsi dal maltempo e soprattutto dalla grandine. Qui il 95% dei tetti è compromesso e ad oggi solo il 35% delle coperture è stato messo in sicurezza. La Colonna mobile proveniente dal Trentino è composta da 50 Vigili del fuoco volontari dei Distretti Alto Garda e Ledro, Giudicarie, Valsugana e Tesino, Cles, Mezzolombardo e Trento, 11 Vigili del fuoco del Corpo permanente di Trento e da 5 operatori dell’Unità logistico operativa del Servizio Prevenzione rischi. Stamani prima dell’alba la partenza dall’hub di Lavis, salutata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: «Dopo l’importante intervento in Emilia Romagna, colpita dall’alluvione, la nostra Protezione civile ha garantito la propria pronta disponibilità a supportare la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia a seguito dell’evento meteo avverso di lunedì scorso. Di fronte ad eventi di questo genere è fondamentate unire le forze: ringrazio a nome della comunità trentina i Vigili del fuoco e gli operatori che si sono messi a disposizione per questo intervento» sono state le parole del presidente Fugatti, che ha messo in luce le preziose competenze degli operatori trentini, riportando la gratitudine manifestata dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
L’iniziativa di supporto, richiesta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, viene condotta in collaborazione con la Protezione civile dell’Alto Adige e proseguirà almeno fino alla giornata di domenica 6 agosto. L’obiettivo è di mettere in sicurezza il maggior numero di coperture in breve tempo, alla luce dell’allerta meteo gialla, che interessa il territorio in cui stanno intervenendo in queste ore gli operatori trentini: il timore è che nuove precipitazioni possano danneggiare ulteriormente abitazioni e strutture. Al loro arrivo a Mortegliano, gli operatori provenienti da Trentino e Alto Adige sono stati ringraziati dall’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. Ora stanno operando in una vera e propria lotta contro il tempo arginare i danni.
«La situazione è complessa per la particolarità, oltre che all’ingenza, dei danni causati dall’ondata di maltempo – spiega il presidente Fedriga – interessano sia beni pubblici che beni privati, con una parcellizzazione composita che abbraccia casistiche estremamente diverse tra loro: dal tetto dell’abitazione privata a quello dell’attività produttiva o dell’azienda agricola. Sono in corso tutte le operazioni necessarie per agire con rapidità e in pieno coordinamento per far fronte alla ‘fase due’, quella che avanza adesso, dopo i primissimi giorni di emergenza». Sarà una fase di ricostruzione che prevederà «il più possibile uno snellimento per le procedure di smaltimento dei rifiuti, in particolare quelli contenenti amianto, per cui è stata già avviata una procedura in deroga».