La fisarmonica verde

venerdì 4 Agosto, 2023

Nel mio viaggio il no al fascismo degli internati

di

Il viaggio di Andrea Satta ha fatto tappa a Firenze con l'attore Paolo Hendel

Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme del padre Gavino e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. È il viaggio di Andrea Satta, cantante del gruppo musicale dei Têtes de Bois, insieme al figlio Lao e ai suoi musicisti, per ricordare l’epopea degli internati militari italiani (Imi). Il T quotidiano segue giorno per giorno il viaggio attraverso un diario scritto da Satta.

Con Paolo Hendel siano amici da anni, così come con tutti gli ospiti che mi accompagnano ogni sera, David Riondino e Giancarlo Brocci a Bucine, Ascanio Celestini, Franco Lorenzoni e Sandro Portelli a Cenci nel comune di Amelia, in Umbria, Maria Grazia Calandrone e Piero Brega a Vallerano in provincia di Viterbo, Mario Tozzi e Ulderico Pesce che è anche il regista dello spettacolo della Fisarmonica Verde, a Roma. Ogni sera è per me e per tutti una avventura senza canovaccio, così come imprevedibile e sincera è la presenza dei Sindaci e dei Presidenti dei vari Consigli Comunali, dei Vicesindaci e degli assessori, tutti armati di fasce tricolori, a significare l’accoglienza di una città e di una comunità. Sta succedendo ogni sera a dimostrare che una vicenda personale può’ avere la forza di rappresentare un valore universale. Non siamo qui a pedalare, non andiamo in scena per rivendicare un ruolo per gli IMI, non è un tour per i figli dei reduci, così come Mamme Narranti, l’esperienza che si vive da anni nel
mio ambulatorio pediatrico, non è dedicata ai genitori e ai bambini stranieri. È’ un volo per tutti. Mi sto impegnando perché il NO al
fascismo pronunciato
da centinaia di migliaia di IMI sia valorizzato al punto da rendere di massa l’origine antifascista della nostra Repubblica.
La serata che segue i chilometri di ogni giorno non è dedicata soltanto ai figli degli internati militari italiani, ma a tutti quelli che amano la libertà e che attraverso il racconto possono amare gli uomini che questa libertà ci hanno donato. Quindi non una sorta di riunione di parenti uniti dalla frustrazione e dalla possibilità di riequilibrare l’occasione persa, ma un pugno di gente che assiste alla storia della Fisarmonica Verde per lavorarci da domattina con i propri figli e con se stessa. Quindi ora a Bucine dove ci fu la strage di San Pancrazio, così come a Firenze davanti a Villa Triste dove seviziavano i sospetti antifascisti e a Campo di Marte dove il Maggiore Carità fece fucilare platealmente cinque ragazzi del Mugello renitenti alla leva, li proprio davanti alla entrata della Curva Ferrovia dello stadio della Fiorentina. Ah, prima di ogni partita si urlassero i nomi di quei cinque ragazzi!
Abbiamo fatto la lavatrice al campeggio su alla Futa, finalmente, sistemato l’interno del pulmino e rimesso a punto tutte le biciclette, finalmente . Possiamo riprendere a pedalare.

* Cantante dei Têtes de Bois