iniziative
mercoledì 9 Agosto, 2023
di Sara Alouani
È stato inaugurato il nuovo percorso sensoriale barefoot Fata Gavardina,
Il Comune di Ledro e la Rete di Riserve Alpi Ledrensi, con la collaborazione di Outdoor Advisor srl, Arco Pegaso Scrl e Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A., si sono impegnati per proporre agli ospiti del territorio una nuova “experience” molto apprezzata da coloro che abbracciano la filosofia del turismo lento e sostenibile.
La camminata a piedi nudi è il modo più semplice e immediato per ritrovare un vero e proprio contatto con la natura, provare per credere. Il percorso sensoriale barefoot “Fata Gavardina”, un tracciato di 160 metri costruito a Ledro, in Val Concei, nei pressi del Rifugio al Faggio, è stato inaugurato oggi, mercoledì 9 agosto.
«Il progetto del percorso sensoriale è nato alcuni anni fa da un’idea della Rete di Riserve Ledrensi e dall’allora Presidente dell’APT di Ledro Maria Demadonna. Questa idea ha trovato concretezza poiché si sposava perfettamente con la filosofia del turismo lento, dell’ecologia e del ritorno al contatto con la natura. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto di diverse realtà che hanno creduto nel progetto, tra i quali i funzionari e il coordinatore della Rete, l’APT Garda Dolomiti, Angelo Seneci che ha coordinato la progettazione e l’esecuzione del progetto, la Cassa Rurale di Ledro ed Arco Pegaso che con la loro esperienza hanno realizzato un lavoro veramente bello e molto curato» ha dichiarato il Sindaco del Comune di Ledro e Presidente della Rete di Riserve Alpi Ledrensi Renato Girardi.
Aperto da aprile a ottobre, il percorso sensoriale a piedi nudi – lungo il quale è presente un corrimano in larice che permette la fruizione anche alle persone non vedenti o ipovedenti – prevede una prima parte “a secco” (110 metri) dove si alternano dodici materiali diversi, tra i quali pietre calcaree, lastre di porfido, erba, radici, corteccia e nocciolino al termine della quale si trovano giochi per esercitare la capacità prensile dei piedi ed una slackline (fettuccia tesa tra due alberi) per l’equilibrio.
Per finire, si passa nella vasca del fango e a seguire alla passeggiata sul fondo di un ruscello dove si alternano sabbia, ghiaia, pietre e ciottoli, mentre la fresca acqua che scende da Cima Gavardina completa il massaggio e il risveglio sensoriale dei piedi.
Alla fine del percorso, grazie a una canaletta sospesa – realizzata in assi di larice – che raccoglie le acque di un corso laterale del Rio Assat, ci si può lavare i piedi prima di re-indossare le calzature appese agli originali portascarpe in larice.
«Il progetto del percorso sensoriale è partito circa otto anni fa con l’idea di approcciarsi al relax e al vero contatto con la natura. Nel progettarlo siamo stati molto attenti al territorio: abbiamo infatti utilizzato materiali locali, dai larici di Ledro alle pietre del Torrente Assat, fino all’utilizzo dei materiali del Garda Trentino» – ha concluso Angelo Seneci, l’ideatore del percorso sensoriale per Outdoor Advisor.
Il documentario
di Emanuele Paccher
La precipitazione da record imbiancò la città dal 13 al 16 gennaio, con temperature fino a -18 gradi: «Gli spazzaneve portarono via auto e cabina telefonica, erano sepolti»