Il viaggio

martedì 15 Agosto, 2023

Ferragosto in città, tutti a caccia del fresco

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In molti hanno scelto di vivere la festività a Trento. I fratelli Odoretti per un picnic in piazza Dante, nonna Danila introduce Samuel alla lettura al parco. E c’è chi sguazza in piscina o all’Orrido

Si respira a fatica nell’afa dei 36 gradi che soffocano la città in questi giorni. Chi non è partito in vacanza cerca refrigerio al fiume, in piscina, in qualche fontana (i nostri amici a quattro zampe) o sotto le fronde degli alberi al parco. Ieri, fra i turisti in sosta obbligata in attesa del treno e i pochi residenti che lo attraversano, i fratelli Odoretti si sono dati appuntamento ai giardini di Piazza Dante: Renata, 74 anni e Valerio, 59. Lei, la sorella maggiore di 4 fratelli, ha vissuto a Trento per più di 10 anni e ora si è trasferita in Toscana. Ha scelto di trascorrere questi giorni proprio nel capoluogo trentino: «Sono tornata per incontrare degli amici – racconta soddisfatta mentre allunga le gambe sulla coperta distesa ai piedi di un olmo secolare – questo parco è proprio un bel polmone fresco». Più giovane di 15 anni, il fratello Valerio, che vive a Bressanone, ha colto l’occasione per raggiungerla “a metà strada”: «Abbiamo fatto un picnic sull’erba. Il giardino è ben tenuto e aperto a tutti». A cucinare, si capisce, «ci ha pensato il supermercato». E per concludere la giornata: «sosta gelato e caffè».

I fratelli Odoretti si sono dati appuntamento in piazza Dante (Foto di Federico Nardelli)

Samuel impara a leggere le note insieme alla nonna (Foto di Federico Nardelli)

Spostandosi verso un’altra perla verde cittadina, al parco Gocciadoro, si incontrano ancora meno visitatori, perlopiù famiglie – nonni, genitori e figli – che abitano nella zona. La giornata è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo. È questo il caso di Samuel, 7 anni, che seduto sulla panchina, libro alla mano, impara a leggere le note insieme alla nonna, Danila Trepin. La mamma, Erica Baroni e la sorellina Sara, giocano a carte. «Veniamo qui spesso, pensavo ci fosse più gente oggi. Il mare? Siamo andati in ferie a luglio. Ma qui in Trentino ogni fine settimana è un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo».
Poco distante, Mariaconcetta Carlone e Alberto Ferrara reggono un contenitore di acqua saponata per i nipotini. «Siamo venuti da Sanremo a trovare nostro figlio e la sua famiglia – racconta Mariaconcetta – si sono da poco trasferiti e quindi questi giorni li passiamo qui». Un bel salto di temperatura per chi pensa invece di trovare il clima montano: «Mi auguravo fosse più fresco, da noi c’è un microclima ventilato. Però il vino è buono», sorride il nonno.
C’è però chi non resiste alla tentazione dell’acqua. Alle piscine Fogazzaro non c’è calca ma comunque un buon afflusso di famiglie che hanno scelto il ferragosto in città. «Evitiamo la calca e i prezzi folli», racconta Monica Hofman. Con il marito, la suocera e i due figli piccoli (3 anni e 4 mesi) si godono la bella stagione: «È da una settimana che è ripartito il caldo. Finalmente possiamo fare qualcosa di attivo», dice sorridente. La nonna, Flora Di Stefano, vive poco distante e si è trasferita dalle Marche per stare vicina alla famiglia: «Quando sono arrivati i nipotini è arrivata anche la nonna», dice con orgoglio mentre culla il più piccolo tra le braccia. La scelta della piscina è un’opzione anche per chi viene da fuori città. «Fare ferie in agosto è proibitivo e mentalmente provante», spiega Mattia Chizzola, di Lavis, sull’asciugamano assieme ai tre figli (2, 4 e 7 anni) e la moglie, Giulia Grazioli, che ci racconta: «Cambiamo spesso piscine e attività. Domani andiamo sul Bondone a pranzo da amici».
Una zona acquatica più “democratica” e aperta a tutti accoglie anche altri trentini accaldati. Stiamo parlando delle “spiaggette” dell’Orrido di Ponte Alto, sul fiume Fersina. «Lavoro a Pergine e vengo qui spesso dopo lavoro – dice Sandro Bastiani, di Povo, mentre si gode il sole ascoltando musica sulla riva di una piccola ansa formata dal torrente – Oggi c’è poca gente ma in generale è comunque tranquillo. Ci vengo in bici o in auto e trovo posto più facilmente, rispetto ai laghi dove c’è più confusione».
Avanzano le ore pomeridiane e c’è chi si avventura anche nel parco delle Albere. Qui, Giulia Cazzanelli, residente a Trento, scherza sotto gli alberi con i due amici venuti in visita dal Veneto. «I piani iniziali non erano quelli di restare in città – ci spiega con umorismo – Volevamo salire in montagna ma le nostre auto sono “fuori servizio” e quindi siamo andati a mangiare pastrami e ora tappa qui al parco per un po’ di relax».
Molti anziani al caldo non ci vogliono proprio pensare e preferiscono darsi appuntamento per una partita a carte, briscola o burracone, cullati dalla brezza dell’aria condizionata del Centro servizi gestito dalla cooperativa sociale Kaleidoscopio. «Mi sono trasferita da Milano perché mia figlia vive qui», ci dice Mariarosa Antonuccio, 73 anni. «A Trento si respira meglio». Mario Zanin, 93 anni, viene al centro tutti i giorni con la sua auto. C’è chi “ci metterebbe la firma”, commentano i compagni di mano, «e io ho firmato», ribatte Mario, che è famoso per saper trascinare tutti a cene e pizzate in compagnia. Molti di loro andranno in ferie a settembre, quando l’ondata di caldo sarà, si spera, passata.