Valle del Chiese
martedì 15 Agosto, 2023
di Stefano Marini
Grave incidente nella notte fra il 14 e il 15 agosto a Bondone, risolto con un intervento piuttosto complesso da parte dei soccorritori, locali e non. Attorno alle 23 un anziano del posto che stava scendendo lungo la tortuosa strada che porta dall’abitato di Bondone alla frazione di Baitoni ha perso il controllo del suo veicolo nei pressi del tornante che conduce al castello di San Giovanni finendo per ribaltarsi nel torrente che scorre nelle vicinanze.
Per fortuna alcuni ragazzi che erano nei dintorni ad osservare il cielo stellato si sono accorti dell’accaduto e hanno segnalato l’incidente dando il via alla macchina dei soccorsi. I vigili del fuoco volontari di Bondone sono intervenuti rapidamente, supportati dai colleghi di Storo e Condino con una seconda pinza idraulica. Con loro i volontari della Croce rossa e una pattuglia di carabinieri giunta addirittura da Stenico. L’elisoccorso è intervenuto invece da Sondrio, con relativa equipe medica che è stato necessario calare sul luogo dell’intervento, fittamente alberato, tramite verricello. L’anziano è stato quindi estratto dai resti della sua auto. Avendo riportato una gamba rotta e contusioni e abrasioni varie, anche alla testa, si è reso necessario trasportarlo d’urgenza all’ospedale Civile di Brescia, dove è ora ricoverato per cure e accertamenti.
Intervento complicato si diceva e non manca una nota polemica. Oltre agli alberi e all’oscurità infatti, a rendere più complicato il lavoro dei soccorritori c’è stato il fatto che, provenendo da un’altra provincia, il personale dell’elicottero non ha potuto comunicare via radio con gli operatori sul posto, cosa che ha costretto a far atterrare il velivolo tramite segnalatori visuali. Alla fine è andata bene, ma come spiega il comandante dei vigili del fuoco volontari di Storo, Alessandro Giacco, sarebbe stato molto meglio poter parlare col pilota dell’elicottero: «A Bondone c’è una piazzola per l’elicottero – dice Giacco – i vigili del fuoco erano presenti sul posto ad aspettare il velivolo ma non potendo comunicare via radio è stato necessario verricellare il personale sanitario con un intervento aereo. Considerata l’ubicazione del sinistro e l’oscurità si è trattato di un intervento piuttosto pericoloso e questo non sarebbe stato necessario se solo avessimo potuto comunicare come facciamo sempre con l’elisoccorso trentino. Alla fine l’elicottero è stato fatto atterrare segnalando la piazzola con indicatori luminosi e il conducente dell’auto è stato portato a Brescia, credo che nel 2023, non poter comunicare con chi interviene tramite elicottero sia assolutamente sconcertante. A parte questo, non so perché sia dovuto intervenire un mezzo dalla Lombardia. Forse i nostri erano impegnati in altre operazioni, oppure si è trattato di un problema relativo al dispiegamento di un elicottero in Val di Fassa. Alla fine siamo intervenuti ed è andata bene ancora una volta, ma i rischi assunti da tutti i soccorritori erano assolutamente evitabili».