Femminicidio

martedì 15 Agosto, 2023

Delitto di Silandro: Celine aveva denunciato il suo ex

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Celine Frei Matzhol aveva paura del suo ex, Omer Cim. In giugno aveva presentato anche una denuncia contro di lui per aggressione e minacce aggravate
Celine Frei Matzohl

Matzhol aveva paura del suo ex, Omer Cim. In giugno aveva presentato anche una denuncia contro di lui per aggressione e minacce aggravate. Contro quel ragazzo troppo possessivo e violento. Avevano convissuto per un periodo, poi lei era tornata a dai genitori. Ma forse sabato era tornata nella casa di Omer per riprendersi le sue cose, vestiti e libri, e quell’ultima visita le è stata fatale. Celine è stata uccisa sabato con una serie di coltellate proprio il giorno dopo avrebbe compiuto 21 anni. Cim, turco di 28 anni, aveva cercato di scappare in Austria, ma è stato fermato dai carabinieri che hanno sparato alle gomme delle sua auto poco prima di passo Resia. Cim è stato poi portato in carcere a Bolzano e si è chiuso in un ostinato mutismo. Dalle indagini è emerso che si era licenziato senza preavviso dall’albergo 5 stelle di Laces dove lavorava come cameriere di sala.
Tra i due, come raccontano i vicini di casa, un periodo di convivenza, poi, in giugno. Gli amici parlano di una relazione tossica che Celine aveva chiuso con grande fatica. Non aveva previsto però che l’ultima visita in casa del suo ex le sarebbe stata fatale.
Quello che gli inquirenti hanno trovato davanti ai loro occhi è stata una scena dell’orrore: un cadavere dilaniato dalle coltellate, lasciato in un bagno di sangue. È uno dei primi riscontri registrati dal medico legale, subito dopo aver analizzato il cadavere in una prima ispezione esterna, sul luogo del delitto. È dunque plausibile, – ma sarà l’autopsia fissata il prossimo 16 agosto a confermarlo – che l’aguzzino l’avrebbe colpita più volte e con violenza in varie parti del corpo.
L’accusa per lui è quella di omicidio, ma ci sono ancora tante domande alle quali l’uomo dovrà rispondere per capire cosa l’ha portato a distruggere la vita di una 21enne. Domande alle quali in parte l’autopsia potrà rispondere: fornire l’ora e la causa esatta della morte, capire quale delle tante coltellate sia stata fatale, se ha cercato di difendersi. A far scattare le indagini sono stati i genitori di Celine che lo scorso 12 agosto si erano presentati in caserma per denunciare la scomparsa della figlia. Da un giorno, infatti, non dava più sue notizie e questo ha insospettito la madre e il padre. Non ci è voluto molto per gli investigatori ad arrivare a casa del suo ex fidanzato, un appartamento al secondo piano di un condominio, dove si sono trovati davanti la terribile scena dell’omicidio. Sul posto è stato trovato anche il coltello, probabilmente usato per uccidere la giovane. A quel punto sono scattate le ricerche a tappeto su tutta l’area per rintracciare il presunto omicida, con l’utilizzo anche di un elicottero che ha sorvolato l’intera zona. I carabinieri però sono riusciti a fermarlo sparando agli pneumatici e ad arrestarlo. Contemporaneamente i militari dell’Arma hanno proceduto ai rilievi caso nell’appartamento dell’uomo, nel pieno centro di Silandro. Bisognerà ora capire da quanto il cadavere della 21enne giacesse in quella casa, perché aveva deciso di andare lì o se, invece, ci è stata portata con la violenza o con l’astuzia: una scelta quella di andare all’ultimo appuntamento col suo aguzzino o un agguato nel quale Celine è caduta? Sul caso indaga la procura di Bolzano che cercherà di dare le risposte ai tanti quesiti. Secondo amici e conoscenti, la ragazza era esasperata dalla violenza dell’uomo e ne aveva paura. In molti escludono che che quello di sabato fosse un ultimo chiarimento. La ragazza aveva detto a tutti che non ne poteva più di quel suo ex geloso e possessivo. Lei aveva anche cambiato lavoro e da poco aveva iniziato a lavorare alla sede di Silandro del Bauerbund, l’associazione degli agricoltori altoatesini, dove era contabile. Non si sa se pensasse di non trovarlo in casa quando è tornata a riprendersi le sue cose. Forse aveva calcolato di poter andare e uscire senza incontrarlo. Purtroppo non è stato così.
Quello di Celine è l’ennesimo femminicidio, il settantatreesimo in Italia solo quest’anno e il terzo in Trentino Alto Adige questo mese, dopo gli omicidi di Mara Fait e Iris Setti a Rovereto.