I cantieri a sud

mercoledì 23 Agosto, 2023

Bypass, a Mattarello, strada deviata. Espropriati e occupati 50 ettari di vigneti e frutteti

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Ad aprile decreti su 15 ettari, ora su altri 10. Vincoli su alcune aree allungati fino a fine lavori

A Mattarello i lavori del bypass ferroviario non prevedono demolizioni di edifici. Prevedono, analogamente all’imbocco nord, la deviazione provvisoria di via Nazionale da settembre fino al prossimo febbraio, almeno così dice il cronoprogramma. Ma soprattutto prevedono l’esproprio o l’occupazione temporanea di qualcosa come 50 ettari di terreni, in gran parte a vigneto e a frutteto. «Al 27 aprile hanno mandato i decreti di occupazione del primo lotto – racconta il presidente della circoscrizione Alessandro Nicolli – Da allora hanno spiantato tra i 12 e i 15 ettari di vigneti per fare la bonifica bellica e poi più nulla. Tanto valeva che ci lasciassero fare il raccolto di quest’anno». Una quindicina di giorni fa sono arrivati i decreti di occupazione del secondo lotto, tra la ferrovia e la tangenziale, per altri 5-10 ettari. «Sono stati raggiunti gli accordi di massima con i proprietari, ma nessuno ha ancora visto un euro». Ai Grezzi sono contrari alla grande opera ferroviaria: ne vedono i danni ma non i vantaggi. Tra gli agricoltori più danneggiati c’è Carlo Bertoldi. Di fronte alla espropriazione del passaggio per accedere a casa sua, i proprietari limitrofi hanno fatto un accordo per consentirgli di passare, rinunciando ai soldi. «Un passaggio di solidarietà» lo definisce Nicolli.
Per la prosecuzione dei lavori «siamo al punto zero, nella più totale incertezza» rimarca il presidente della circoscrizione. «Aspettiamo che inizino a lavorare, la bretellina prevista per Bertoldi non serve, dovrebbero invece spostare temporaneamente un tratto di via Nazionale esclusivamente per fare la canna del tunnel, in teoria per poco tempo». Di recente sul sito dell’Osservatorio Bypass Trento sono state pubblicate le schede di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Italferr sulle modifiche alla viabilità cittadina agli imbocchi nord e sud della galleria di 10,6 chilometri dove passeranno i treni merci. Del cantiere nord, se ne parla nell’articolo a fianco. Per quanto riguarda il cantiere sud, si spiega che lo spazio necessario per realizzare la galleria artificiale comporta la deviazione di un tratto di via Nazionale tra agosto e dicembre, con ripristino da febbraio 2024. «Ma sono in ritardo sui tempi» dice Nicolli.
Inoltre ci sono i problemi della fase successiva, quella della vera e propria area di cantiere sud. «La talpa per scavare finirà sulla proprietà di Carlo Bertoldi – spiega Nicolli – Era previsto che quell’area fosse restituita entro un anno. Ora invece pare che una parte rimarrà vincolata fino alla fine dei lavori, fin quando non avranno chiuso il progetto, nel 2026 o anche dopo».
Il presidente della circoscrizione, così come le associazioni e i comitati critici sul bypass, osserva che «per realizzare il trasporto merci su rotaia, ci sarà un pesante aumento del traffico su gomma». Al tempo stesso, però, ci saranno difficoltà per far muovere i trattori, tanto che dovranno andare in tangenziale, con tutti i rischi che ciò comporta. «Nel lotto tra la tangenziale e la ferrovia è prevista la chiusura del sottopasso di Villa Bortolazzi – afferma Nicolli – I trattori saranno costretti ad andare sulla tangenziale, con tutti i problemi di un mezzo che si muove a 40 chilometri l’ora». A quanto pare Rfi e Italferr parlano di un nuovo sottopasso o di un ampliamento di quello vecchio ma, di nuovo, «siamo nella più totale incertezza». Come non si sa a cosa serva la preparazione dell’area vicino alla stazione, in pieno centro di Mattarello.
«Anche oggi (ieri ndr) su queste cose ho sentito l’assessore comunale Ezio Facchin – puntualizza Nicolli – Tutto il suo staff, come il dirigente Giuliano Franzoi, rispondono sempre, anche a Ferragosto. Sul bypass non abbiamo le stesse idee, ma con loro c’è un ottimo rapporto». I contadini di Mattarello lamentano i silenzi di Rfi, ma almeno in Comune qualcuno li ascolta.