Musica

mercoledì 23 Agosto, 2023

A Poplar arrivano i Coma Cose. Annunciato il programma completo dell’evento a Trento

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Giovedì va in scena il rap con Noyz Narcos e LoveGang126. Venerdì serata da live con Venerus e Mezerg. Sabato il grande show dei Coma Cose e domenica chiusura con i Verdena e le band post-punk Squid e Shame.

Musica, divertimento e cultura. L’edizione numero sette di Poplar, in programma a Trento dal 14 al 17 di settembre, promette di essere tutto questo e anche di più. Gli organizzatori hanno annunciato le lineup definitive di tutte le serate e ai grandi nomi già conosciuti se ne sono aggiunti altri di grande livello. Tra tutti spiccano ovviamente gli headliners della serata di sabato 16 settembre. Ad animare con la loro musica il Doss Trento saranno i Coma Cose. Il duo composto da Fausto Lama e Californi erano già stati ospiti della rassegna, ma tornano oggi come uno degli artisti più conosciuti della scena italiani, capaci di coniugare un successo mainstream a sonorità ricercate e di alto livello. Ma tutto il parterre di artisti presentati per la quattro giorni promette un’esperienza davvero unica e lo sanno anche gli affezionati dell’evento. Gli abbonamenti per il festival sono già oltre i numeri di un anno fa. A testimonianza di come il lavoro fatto in questi anni abbia pagato e siano sempre di più le persone che scelgono Poplar come evento prima ancora che per gli artisti che vi parteciperanno, fidandosi della proposta messa insieme dagli organizzatori.

Il tema
Il tema di quest’anno, filo rosso che collegherà tutta la rassegna, sarà «Intelligenza naturale». «Visto che siamo in un periodo di attenzione, curiosità e timore legato all’intelligenza artificiale volevamo esaltare il valore dell’umano, della creatività, della brillantezza, dell’intuizione umana – spiega Luca Bocchio organizzatore di Poplar – Sia il genio artistico sia quello di chi nel quotidiano si mette all’opera per fare qualcosa di bello e non banale come il nostro festival». Un tema declinato nell’identità visiva dell’edizione di Poplar e nella scelta degli artisti delle varie serate.

Giovedì 14, un viaggio nell’Hip Hop
La prima serata di Poplar promette di essere un viaggio nel rap italiano. Il nome di punta è Noyz Narcos, «un pilastro della scena hip hop italiana» lo definisce Luca Bocchio. Prima di lui a salire sul palco sarà la LoveGang126. «Si tratta di una cosa bellissima perché parliamo di un gruppo di trentenni cresciuti assieme che, nonostante molti di loro abbiano delle carriere soliste ben avviate (Franco126 e Ketama, ndr), hanno scelto di tornare a fare musica insieme. Per me il loro è il migliore disco hip hop dell’anno». Interessante anche la scelta di portare a Trento un giovane emergente di cui già si parla tanto: Kid Yugi. «Lo abbiamo scelto perché si tratta di un artista interessante e unico nel suo genere – spiega Bocchio – La sua grande scrittura e capacità comunicativa lo hanno reso capace di farsi rispettare e ascoltare dai fan e dagli artisti delle vecchia scena hip hop e contemporaneamente a parlare ai giovani. Kid Yugi è riuscito ad essere il punto di contatto tra l’Hip Hop e la scena Trap, due mondi che fino ad ora facevano fatica a dialogare». Una serata quindi capace di abbracciare il mondo del rap a 360 gradi raccontandone la storia e tracciando il sentiero verso il futuro. C’è spazio anche per la scena trentina, sul palco si esibiranno anche Ranabis e Drimer

Venerdì 15, Venerus e Mezerg: la forza dei live
La proposta della seconda giornata è tra le più coraggiose e particolari pensate dagli organizzatori. Due gli headliners: Venerus e Mezerg. «Venerus è un cantautore italiano dallo stile eclettico e peculiare – spiega Bocchio – È un vero amante della musica dal vivo, un animale da palco. Il suo ultimo album, Il segreto, è stato registrato in presa diretta, una cosa rarissima in Italia e fatta con un livello altissimo. I suoi live hanno una resa pazzesca». Poi sul palco sarà la volta del francese Mezerg: «Uno degli interpreti migliori di quello che definiamo intelligenza naturale». Nato come pianista si è trasformato in un polistrumentista capace di live in cui suona più strumenti in contemporanea. «Batteria, sintetizzatori, tastiere e poi il theremin. La sua è una performance veramente impressionante che nasce come jam session e finisce in un live elettronico non strumentale molto psichedelico. È un live da amanti della musica ma godibile per tutti e ballabile». A chiudere la serata saranno i Dov’è Liana gruppo francese ma che si ispira alle sonorità italiane ridigerite in chiave elettronica.

Sabato 16, Coma Cose e le fiamme negli occhi
Quello dei Coma Cose a Poplar è un ritorno. Erano già stati ospiti del festival nel 2018, quando avevano all’attivo qualche singolo e un solo Ep. Oggi invece sono tra gli artisti più affermati della scena italiana, capaci di piacere a un pubblico mainstream pur rimanendo ancorati alla loro ricerca e a quelle sonorità a metà tra indie e hip hop. «Siamo felici del loro ritorno, ci abbiamo lavorato tanto – dice Luca Bocchio – Dal vivo sono davvero potenti, siamo felici di riaverli. È una cosa che abbiamo costruito insieme a loro e ci sembrava proprio l’anno giusto di farlo». Prima del duo composto da Fausto Lama e California sul palco saliranno altri artisti interessanti. Ci saranno i Queen of Saba, duo veneto capace di costruirsi un seguito a Trento grazie alle loro esibizioni in occasione dei Suoni universitari e dell’ultimo Dolomiti Pride, Giuse The Lizia, «nella scena pop emergente è una stella che sta brillando ed è giovanissimo, ha tanto da dire ancora. Mi ricorda un po’ Fulminacci nel 2019», e poi i Bnkr44 «collettivo che si è fatto conoscere pezzo dopo pezzo. Autori di vari singoli di altri artisti arrivati anche a Sanremo». A chiudere la serata sarà il dj set di Mace. Uno dei produttori più famosi d’Italia che con il suo progetto solista promette di far ballare e divertire fino a notte inoltrata tutti i partecipanti, ricalcando un po’ il live fatto un anno fa da un altro produttore il trentino Ceri.

Domenica 17, il gran finale con Verdena, Squid e Shame
Una delle band underground più importanti della storia musicale italiana e poi due gruppi inglesi tra le stelle della scena post-punk Uk. Il programma di domenica sembra calato direttamente dalle giornate di uno dei grandi festival alternativi d’Europa. Il nome più importante sono ovviamente i Verdena. «Ritornano dopo 7 anni e siamo davvero contenti di essere riusciti a portarli anche perché non sono molte le occasioni di sentirli live. Ci piace anche perché vediamo che a comprare i loro biglietti sono tanti fan che hanno più di 30 anni e questo permette a Poplar di essere un festival capace di parlare a più generazioni». Il colpo da maestro degli organizzatori è stato però riuscire ad affiancare a loro anche gli Squid e gli Shame. Due delle band emergenti più interessanti della scena post punk londinese e che si sono già esibiti al Glastonsbury Festival. «Fanno dei live pazzeschi sono sicuro che domenica sarà una bomba come evento – dice Bocchio – Siamo stati molto fortunati a riuscire a incastrare le date delle loro tournee europee con il nostro festival. Sono sicuro che domenica sarà un evento che farà la storia della musica live a Trento».

La cultura
Parallelamente in piazza a Piedicastello durante i 4 giorni scorrerà, dalle 14 alle 18, la programmazione di PopCult. La rassegna culturale che accompagna il festival. Iniziano a uscire i primi nomi: il giornalista e fenomeno del mondo podcast, Stefano Nazzi, Michela Giraud, Marina Cuollo, Maicol&Mirco e tanti altri nomi speciali che saranno presto svelati insieme al programma.

Orari e caccia ai volontari
L’apertura dei cancelli è prevista alle 17.30 da giovedì a sabato, mentre domenica sarà alle 17. Questo perché domenica la musica terminerà a mezzanotte, mentre venerdì e sabato si ballerà fino alle due. Gli organizzatori hanno lavorato per efficientare da un punto di vista dei decibel l’impianto acustico in modo da prevenire il più possibile il disagio per i residenti, posto che si tratta di un evento che capita una volta l’anno.
Intanto nei prossimi giorni Poplar lancerà anche la sua call per volontari. Sono 200 i giovani che ogni anno partecipano all’evento. «Cerchiamo sempre nuove ragazze e nuovi ragazzi che vogliano partecipare. Sia per aiutarci sia per portare forze fresche all’interno dell’organizzazione – spiega Luca Bocchio – Il volontario si occupa di tutto, dal montaggio del palco, al bar fino al backstage. L’invito è di farsi avanti!».