L'attrazione
giovedì 24 Agosto, 2023
di Davide Sgrò
Lo skywalk a sbalzo sul torrente Avisio sta finalmente per essere completato: negli scorsi mesi erano stati effettuati con successo i test per la messa in sicurezza dell’opera, dai moti di trazione a quelli di compressione dell’acqua del torrente per verificare che la struttura metallica, una volta montata, reggesse. Nella mattinata di martedì, invece, c’è stato il getto delle fondazioni con l’elicottero a cura della ditta Lagorair srl. Tra 30 giorni, una volta maturato il cemento, verrà montata la struttura metallica e saranno realizzate delle piccole opere di manutenzione sulla sentieristica. Il fine lavori è previsto per il 4 ottobre con l’inaugurazione ufficiale a fine mese. Nato dall’accordo di programma «Avisio e colline avisiane», stipulato tra i Comuni di Lavis e Giovo insieme al Bim e approvato in Consiglio comunale a Lavis nel dicembre di sei anni fa, lo skywalk sarà parte attiva del più ampio progetto di realizzazione di un percorso ad anello che andrà a collegare Lavis con i sentieri della Val di Cembra e con le colline di Trento in un’unica passeggiata di due ore che di fatto attraverserà la valle dell’Avisio. I sei anni di stop forzato all’avviarsi dei lavori sono da imputare principalmente al continuo presentarsi di problemi geologici che hanno dato del filo da torcere durante la fase di progettazione: con l’inaugurazione della passerella a sbalzo finalmente si potrà mettere la parola fine a questa bella opera che arricchirà ulteriormente il patrimonio turistico del territorio locale, sulla falsa riga di quello che sta accadendo al Monte di Mezzocorona, dove a seguito dell’inaugurazione dello skywalk si è registrata un’impennata nelle presenze, tra camminatori, turisti e semplici curiosi. Lo skywalk si affaccerà sull’imponente Diga di San Giorgio, una delle opere più all’avanguardia della seconda metà dell’Ottocento: il sentiero che porterà alla terrazza panoramica sarà accessibile dal Maso Franch, in continuità con il percorso che da piazza Loreto affianca il Giardino dei Ciucioi, per poi salire sul Doss Paion (recentemente rimesso in sicurezza) e che porta i turisti, una volta sulla cima, verso il Maso.