La tragedia
venerdì 25 Agosto, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Era venuto in Trentino per trascorrere le ferie, per staccare dalla vita frenetica di tutti i giorni e godersi i paesaggi di montagna insieme alla moglie. Ieri mattina era uscito per un’escursione in montagna, dalla val di Borzago fino al rifugio Carè Alto. Ma lungo il tragitto ha accusato un malore fatale. L’uomo, Federico Dossena, di 57 anni, residente a Polpenazze del Garda (Brescia), era il direttore generale di Ecopneus. La coppia aveva una seconda casa a Spiazzo, in val Rendena, a un paio d’ore da Brescia. Una località perfetta per ricaricare le pile. La vacanza era iniziata da qualche giorno. Non era la prima volta che i due venivano in Trentino.
Ieri mattina il cinquantasettenne era uscito da solo. Dal Pian della Sega, in val di Borzago, aveva preso la vecchia mulattiera nel bosco, imboccando il sentiero che conduce al rifugio Carè Alto, situato a 2.459 metri di altitudine, nel territorio comunale di Pelugo. Fino a quota 2.000 metri è filato tutto liscio, poi l’uomo ha accusato un malore.
Alcuni escursionisti, che stavano facendo il suo stesso percorso, lo hanno trovato privo di sensi lungo il sentiero. Hanno allertato immediatamente i soccorsi. L’allarme è scattato attorno alle 11. Da Trento si è alzato in cielo l’elicottero. Ma all’arrivo degli operatori sanitari per il cinquantasettenne non c’era più niente da fare. Nell’accertamento medico non è stata indicata una correlazione con il caldo. Ma le alte temperature potrebbero aver affaticato l’escursionista. Sul posto sono intervenuti i militari della guardia di finanza di Tione di Trento. Ai carabinieri il delicato compito di informare la moglie della tragica notizia. A vegliare il manager la sua cagnolina Kelly. La meticcia ha protetto il corpo del suo padrone, ringhiando a chiunque tentasse di avvicinarsi. Un veterinario, arrivato sul posto coi soccorritori, ha sedato la cagnolina. Federico Dossena, originario di Milano, era direttore generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero dei peumatici fuori uso, in arrivo anche dalla Marangoni, oltre che da altri importanti produttori. Alle spalle il manager aveva un lungo percorso nel settore della carta e della stampa con importanti aziende europee, tra cui il gruppo Mondandori.
la sentenza
di Redazione
I giudici popolari hanno riconosciuto il 31enne colpevole di tutti reati contestati dalle pm: omicidio volontario con tre aggravanti (aver ucciso la convivente, con premeditazione e per aver agito con crudeltà), interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere con l’aggravante di averlo commesso per coprire l’omicidio