La storia
domenica 27 Agosto, 2023
di Davide Sgrò
Quello di Marcello Rosa, a Lavis, è uno di quei nomi che è quasi impossibile non conoscere: uomo carismatico, per alcuni un visionario, che con le sue intuizioni è riuscito a far fiorire due delle realtà locali più importanti. La prima, l’Unione Sportiva Lavis, solo pochi mesi fa aveva festeggiato i suoi settant’anni, mentre ieri al campo sportivo Mario Lona si è celebrato in grande stile il quarantesimo di Dolomatic: pare che quel che Marcello tocca sia destinato a diventare oro, è un po’ il re Mida lavisano. La genesi di Dolomatic parte da lontano, precisamente nell’estate del 1974: «Lavoravo come rifornitore dei distributori automatici – racconta Rosa – dopo essermi diplomato andavo a ripararli: nella vita ho fatto esperienze lavorative diverse, ma principalmente rifornivo mense e attrezzature alberghiere».
In principio erano sette soci, Rosa era dipendente, poi qualcosa si rompe e nel 1982 i soci vanno in crisi per interessi e vedute diverse: «Di sette sono rimasti in tre, e poi c’ero io come tecnico e un altro dipendente come commerciale. Con il mio collega abbiamo fondato la Dolomatic, era una delle prime S.r.l. e siamo andati avanti insieme fino al 2004, quando il mio socio si è ritirato».
A quel punto meglio lavorare in una grande azienda o in una snc a Lavis? Marcello si pone il problema e fa una scelta coraggiosa: «ero rimasto solo, ho scelto il mare grande e sono entrato nel gruppo Buonristoro (facente parte della DAEM bolognese, che con un fatturato di circa 250 milioni di euro punta a coprire tutto il centro-nord dello Stivale), cedendo loro le quote del mio socio e parte delle mie, perché ero fermamente convinto che ciò che mi dava lavoro non era il capitale, ma la qualità professionale, e credo di aver indovinato: ieri per i festeggiamenti del quarantesimo sono venuti a trovarmi i colleghi da Bologna, si vede che ho ancora la fiducia del gruppo».
«Il vending ha sempre avuto una sua quota di mercato, – spiega Marcello ripensando ai primi anni – una volta il mercato più florido per noi era quello del pubblico: province, comuni, università, ora non è più così perché dopo il Covid tanti lavorano da casa e quindi per noi il mercato migliore è quello del privato, dove è più semplice interloquire».
Tutte le aziende hanno sviluppato negli anni una certa sensibilità ecologica, Dolomatic non è da meno: «inquina più una famiglia che un’azienda, noi abbiamo circa 200 litri al mese di indifferenziato: i fondi del caffè sono riciclabili, così come plastica e carta, quasi tutto lo è. Un’azienda che ha una programmazione può decidere cosa fare, come smaltire, mentre una famiglia spesso non conosce e fa fatica in questo senso».
Forte di questo importante anniversario e del costante sostegno dei figli Gianluigi, Elena e Francesco, Marcello non può che guardare al futuro con positività: «Abbiamo un mercato già eccellente, la cosa importante per noi è sfruttarlo bene. Oggi non è più necessaria la quantità, puntiamo alla qualità: oltre a Lavis abbiamo tre sedi a Brunico, Postal e Verona. Gestiamo 160 dipendenti, con le loro famiglie e un indotto importante».
«Gli oceani sono sempre meglio dei laghi – conclude Rosa, pensando all’intuizione di associarsi al gruppo Buonristoro – puoi cadere e farti male in uno scivolo d’acqua, ma se hai la disponibilità di un oceano tutto cambia. Una volta che acquisisci una dimensione mentale, le cose possono essere difficili, ma saranno sempre facilmente gestibili».
«La storia di Dolomatic è intrinsecamente legata alla storia recente del Comune di Lavis – ha commentato il vicesindaco Luca Paolazzi, presente per i festeggiamenti di Dolomatic – Il valore di un’impresa non si misura solo a livello economico ma anche a livello di responsabilità sociale, con l’attenzione verso i dipendenti, verso il territorio e verso la comunità locale. In questo senso la storia di Dolomatic è una storia di successo, di attaccamento al nostro paese e alla sua realtà associativa, e per questo il comune di Lavis non può che partecipare con soddisfazione a questo importante anniversario».