Primo soccorso
lunedì 28 Agosto, 2023
di Mariano Marinolli
L’accordo raggiunto dai sindaci della Paganella con l’assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, pone in seria difficoltà il lavoro dei loro colleghi della Rotaliana per raggiungere il sogno di ottenere un Punto di primo intervento all’ospedale San Giovanni di Mezzolombardo.
La necessità dell’Altopiano hanno evidenziato i sindaci nei loro incontri con Stefania Segnana e i vertici della sanità trentina, è di avere a disposizione un punto intermedio di riferimento per le situazioni di emergenza, richieste principalmente dai turisti: una caduta sugli sci, o (in estate) dalla bici, capita spesso lungo le piste e i sentieri della Paganella.
Le statistiche confermano un costante aumento di incidenti a danno di turisti o di sportivi trentini, fedelissimi frequentatori della Paganella; d’altro canto, aumentando il numero di sciatori e biker, cresce in proporzione anche il numero degli incidenti.
Sempre con le statistiche alla mano, si nota che nel periodo della pandemia, con lo scarso afflusso di turisti, si è rallentato pure il numero degli interventi di soccorso. Nel 2022, invece, l’eliambulanza è atterrata sull’altopiano per 71 soccorsi, di cui 22, con codice bianco o verde, potevano essere risolti sul posto. Da qui la riflessione dei sindaci: con la presenza di un infermiere professionale, la Provincia risparmierebbe i soldi per i voli dell’elicottero quando non sussiste una reale necessità d’urgenza. Con il denaro risparmiato si potrebbe garantire, quindi, un insediamento permanente dell’infermiere, anche fuori dalle stagioni turistiche. Per ora il servizio è garantito in via sperimentale solo nei fine settimana di dicembre e durante il periodo natalizio, poi si vedrà.
I sessanta soccorritori della Croce Bianca Paganella, con i loro addetti che svolgono anche servizio sulle piste da sci, sono abilitati esclusivamente per il trasporto infermi e non possono assolutamente eseguire nemmeno una medicazione. Capita, allora, che spesso devono attendere l’arrivo di un’altra ambulanza con medico o infermiere professionale a bordo per somministrare un antidolorifico o prestare il primo soccorso a una persona infortunatasi.
Peraltro, sono tanti i turisti che anche quest’anno si lamentano per la mancanza di una guardia medica sull’Altopiano; in caso di bisogno sono costretti a scendere dalla Paganella fino a Mezzolombardo, ma a quel punto tanti preferiscono perdere qualche minuto in più e recarsi al Pronto soccorso di Trento o Cles. Doveva esserci ad Andalo un servizio di guardia medica stagionale, però la carenza di medici disponibili ha reso impossibile l’attivazione di tale servizio.
Con i medici di base e un infermiere professionale in pianta stabile, sarebbe assicurato autonomamente una forma di primo soccorso, sia ai residenti, sia ai turisti. In base alla gravità del trauma o del malore subìto, sarà poi il medico, o l’infermiere professionale, a stabilire se serve l’eliambulanza o se il paziente può essere assistito e medicato sul posto. Questa idea, per così dire, in forma autonoma di gestione della prima emergenza è stata accolta di buon grado dai responsabili della sanità e ciò renderebbe ancor più complicato per i sindaci della Rotaliana chiedere alla Provincia quel Punto di primo intervento all’ospedale di Mezzolombardo. Nessuno lo dichiara, ma in Paganella ci si era stancati di aspettare il protocollo d’intesa; i cinque sindaci dell’altopiano avevano subito inviato le loro osservazioni dopo l’incontro sull’ospedale con l’assessora Stefania Segnana del 13 giugno scorso, mentre in Rotaliana ancora tutto tace.