Lavarone

martedì 29 Agosto, 2023

Drago di Vaia, dalle ceneri spunta un uovo. «Presto novità»

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Il 3 settembre il sindaco e l’artista sveleranno il futuro dell’opera
L'uovo sulle ceneri del drago

Là sulle ceneri del drago di Vaia a Magré di Lavarone è apparso, messo in risalto da alcune pietre bianche a delimitarne la circonferenza, un uovo nero, cinereo. Un gesto o meglio, un segnale che sembra voler portare speranza a quanti in questi giorni si sono afflitti per le fiamme, di probabile origine dolosa, che nella notte e in poco più di mezz’ora si sono portate via per sempre una delle immagini più iconiche di Lavarone. Un simbolo di nascita, un segnale che dopo le lacrime, la rabbia e la disperazione, si sta facendo strada un sentimento nuovo, che punta a imprimere uno slancio di rinascita. «In tanti ci state condividendo una novità che sembra nata dalle ceneri del Drago questa notte – informano da Lavarone Green Land – Sembra un uovo. Ma cosa nascerà?».
La risposta potrebbe arrivare il prossimo 3 settembre alle 18 quando dopo quello che sarebbe dovuto essere un appuntamento musicale ai piedi del drago, e che ora invece è rimasto confermato, ma al cospetto delle sue ceneri, il sindaco di Lavarone Isacco Corradi e l’artista Marco Martalar parleranno apertamente al pubblico presente esprimendo considerazioni e suggestioni per il futuro di quel luogo, dell’opera e di come si vorrà dare risposte a quanto avvenuto. «Dalle ceneri del drago – spiega Corradi – è emerso un pezzo di legno a forma di uovo, un simbolo che ci darà modo nell’appuntamento che era già fissato prima dell’incendio del 3 settembre di fare alcune considerazioni pubbliche sul futuro di questo spazio e dell’opera». Sul fronte delle indagini sembrano non esserci novità particolari sebbene le forze dell’ordine stiano ancora vagliando tutte le piste e non si escludono novità importanti già nelle prossime ore. Si stanno passando al vaglio le immagini delle telecamere dalle quali si stanno ottenendo dei raffronti con le persone riprese e contestualmente capire se questo possano avere un qualche legame con il luogo del drago di Vaia riconducibili ad atti dolosi, accidentali o colposi nei confronti dell’incendio che ha consumato l’opera di Martalar. Continua invece a crescere la raccolta fondi lanciata a pochi minuti dalle fiamme dallo stesso primo cittadino che ha raggiunto nella serata di ieri 1.500 donazioni per un totale di 36.700 euro raccolti.
«E tu, tu che mi hai dato fuoco, ora sarai nostra preda e, dalle fiamme che tu hai causato, io rinascerò a nuova vita – ha scritto Corradi all’interno della raccolta firme pubblicando la foto dell’uovo – nel perpetuo e incessante moto circolare della sparizione e della rinascita. Quanto è piatto e banale il fuoco che m’hai appiccato. Ma quanto è stato pericoloso aver scherzato col nostro fuoco». Ora non resta che aspettare e capire se da queste ceneri come una mitologica fenice potrà rinascere una nuova opera che darà lustro al pari di quanto non abbia già fatto l’ormai estinto drago di Vaia.