pallavolo

mercoledì 30 Agosto, 2023

Itas, il nuovo direttore generale Daniele Di Cristina: «Porto in dote la cultura orientale»

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Dopo quasi 20 anni in Asia, a settembre tornerà a Trento: «Per me è un mondo nuovo, ma voglio offrire un altro impulso alla società»

Dopo quasi 20 anni in Oriente, dove ha ricoperto vari incarichi di responsabilità, da settembre torna in Trentino per dirigere Trentino Volley. Un’avventura completamente nuova, che lo riporta in quella che è la sua terra natale.
Daniele Di Cristina, 52 anni a novembre, laureato in ingegneria dei materiali all’Università di Trento, ha infatti costruito rapidamente una brillante carriera nel mondo imprenditoriale. Da ultimo, dal 2013 ad oggi, è stato vice presidente e direttore generale di Carlisle Brake & Friction, azienda che progetta e produce impianti frenanti ad alte prestazioni, sistemi e prodotti di attriti della trasmissione della frizione per macchine agricole, applicazioni fuoristrada, su strada, aeromobili e altre applicazioni industriali. Inoltre, da dicembre 2022 è consigliere generale della Fondazione Cariverona. È anche presidente di Enactus Italia e membro del consiglio generale mondiale di Enactus, organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riunisce studenti universitari, accademici e leader aziendali per lo sviluppo di azioni imprenditoriali con finalità etiche e sociali per un mondo all’insegna della sostenibilità.
«Il mondo dello sport, della pallavolo nello specifico, per me è completamente nuovo» conferma Di Cristina, che si dice entusiasta di tornare in Trentino ma anche di scoprire nuovi orizzonti. «È un mondo importante e appassionante perché fatto di emozioni, che sono forti sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Del resto trovo continuità con quanto ho fatto fino ad oggi: in fondo si tratta sempre di costruire la squadra vincente, di raggiungere obiettivi ben definiti, di sviluppare talenti e accrescere competenza. Sono concetti che conosco bene, su cui ho imparato a lavorare. Voglio farlo anche in questa nuova derivazione sportiva». Un mondo che comunque, seppur non gli appartenesse, ha avuto modo di conoscere da fuori: «Anche dall’altra parte del mondo il Trentino ha un’immagine fulgida e importante. Spesso viene considerata più dall’esterno che dall’interno, anzi. Il marchio di Trentino Volley ha fatto breccia anche in Asia e ora io sono qui per offrire nuovo impulso a questa società, vincente e seria, per costruire insieme al presidente Bruno Da Re e a tutto il consiglio di amministrazione un futuro e una progettualità seria e sostenibile, che permetta a Trentino Volley di continuare a essere protagonista».
Nello specifico, Di Cristina si occuperà della gestione societaria, curando in prima persona gli aspetti amministrativi, commerciali e organizzativi. Il suo lavoro in via Trener inizierà il 5 settembre. «Volevo tornare a vivere in Italia e questa per me è stata un’opportunità meravigliosa, stimolante e che mi permette di costruire nuove sfide personali», racconta Di Cristina.
Accanto a lui in sede di presentazione il presidente e il vicepresidente di Trentino Volley. Bruno Da Re sta per compiere due anni ai vertici della società, ma sono molti di più se si considerano anche quelli da general manager. Ha presentato l’ingresso in società di Daniele Di Cristina come un «cambiamento culturale in linea con il solco tracciato fino a qui. Arriva un manager che ha dimostrato apertura mentale e attenzione alle persone e ai talenti», ha detto.
«Il nostro percorso di consolidamento continua all’insegna della sostenibilità», ha aggiunto il vicepresidente di Trentino Volley Mauro Poli. «L’impatto sociale che generiamo è significativo, e va oltre le vittorie e lo spettacolo che offriamo. Siamo tra i pochi esempi in Italia di società pallavolistica a capitale sociale distribuiti. Oltre ai risultati sportivi, che restano sempre tra le nostre priorità, vogliamo quindi che il futuro questa società sia un bene da tutelare e rafforzare».
Tornando alla nuova figura di Daniele Di Cristina, inevitabile chiedergli cosa porterà delle numerose esperienze maturate nell’est del mondo. «Dell’Asia porterò soprattutto la dedizione che le persone mettono nel lavoro ma anche nella vita quotidiana. Il “sistema confuciano” aiuta ad accrescere la passione e la voglia di lavorare», ha raccontato il top manager. «Arrivo in una società già molto forte, dove però so di poter portare qualcosa di diverso, migliorativo e aggiuntivo. Il mio obiettivo è collaborare strettamente con Da Re e il Cda sulla strada tracciata». Parola d’ordine, continuità, insomma. «Continuità e crescita: crescere nel territorio, con il territorio e far crescere lo sport della pallavolo e fare sì che Trentino Volley continui ad essere al top in Italia e nel mondo. Se lo sport è passione allora sono nel posto giusto. La sfida e il cambiamento per me non sono limiti, bensì propulsori».