l'invasione
giovedì 31 Agosto, 2023
di Redazione
II granchio blu adesso preoccupa anche lungo il Po. Il crostaceo che sta facendo strage delle vongole, arrivato in Adriatico nascosto nell’acqua di sentina delle navi provenienti dall’America, dal mare è risalito lungo il fiume più lungo d’Italia fino ad arrivare alle porte di Ferrara. Secondo gli esperti, ora che ha iniziato la risalita del Po è «impossibile fermarlo». Sono, infatti, molte le località lungo il fiume dove è stato pescato. Il crostaceo infatti, originario delle coste atlantiche americane, riesce a vivere sia in acque salate che in acqua dolce. Il granchio blu è stato avvistato in diverse località. Per esempio, a Pontelagoscuro, vicino Ferrara. Tra il 25 e il 30 luglio ne sono stati invece pescati una decina di chili a Berra. Segnalazioni sono arrivate anche da Bondeno, sempre nel Ferrarese. Uno staff di ricercatori universitari sta monitorando l’avanzata del killer delle vongole, e lo sta studiando anche per capire come sta “cambiando” il carattere del crostaceo.
Tra gli esperti che lo stanno monitorando ci sono Elena Tamburini, Mattia Lanzoni ed Edoardo Turolla, biologo del parco del Delta del Po. «Dall’America all’Italia, pare che abbia modificato carattere», dice Mattia Lanzoni, ricercatore Unife, precisando che con i suoi colleghi ha notato «aspetti inediti nel comportamento del crostaceo». In primis ci sono «i grandi spostamenti che riesce a compiere». Infatti, di solito il granchio blu non si muove così tanto. In Italia, invece, è passato dal mare, dove sta facendo grandi scorpacciate di cozze, vongole e ostriche nella sacca di Goro e a Comacchio, al fiume Po.
Il più preoccupato al momento è il governatore veneto, Luca Zaia. Cinquecento tonnellate di granchio blu sono state pescate tra la laguna veneziana e il Delta del Po dall’inizio dell’anno, 150 soltanto ad agosto. Una minaccia per i 52 mila quintali di vongole allevate ogni anno in Veneto, pari al 40% della produzione nazionale. E poi per i 20 mila quintali di cozze; per le ostriche rosa di Scardovari, coltivazione che in Veneto occupa 14 cooperative. «La situazione è più grave di quanto sia stato percepito a livello nazionale» ha detto Zaia, ribadendo la necessità della proclamazione dello stato di emergenza. E poi, pur ricordando i 2,9 milioni di euro stanziati dal Governo per far fronte all’emergenza, ha aggiunto: «È la tragedia più grande affrontata dalla pesca veneta. Ci costringerà a concludere l’anno con un crollo della produzione delle vongole dell’80-90%». I granchi blu si nutrono delle specie più piccole, in più con le chele tagliano le reti da pesca, disperdendo in acqua il pescato e costringendo i pescatori a fornirsi di nuovi strumenti. E c’è anche una novità recente: una ulteriore specie di granchio blu, individuata dai ricercatori del Cnr-Irbim di Ancona proprio nella provincia del capoluogo marchigiano. Si aggiunge a quella – conosciuta – proveniente dalle coste atlantiche americane. Questa arriva dal Mar Rosso e si immagina a sua volta sia approdata alle nostre latitudini a bordo di qualche nave.
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