la tragedia
venerdì 1 Settembre, 2023
di Redazione
C’è l’ipotesi del dolo eventuale sulla tragedia di Brandizzo. La Procura di Ivrea che ieri ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposo contro ignoti sulla morte dei 5 operai della Sigifer nel Torinese, travolti da un treno la notte fra il 30 e 31 agosto, è pronta iscrivere le prime due persone sul registro degli indagati.
Si tratterebbe di Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco, addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime della società Sigifer di Borgovercelli e Andrea Girardin Gibin, 52 anni di Borgo Vercelli, capocantiere. Entrambi presenti al momento dell’incidente sono miracolosomante riusciti a salvarsi. Secondo la procura avrebbero dovuto stoppare i lavori condotti dai cinque operai mentre passava il treno.
Da quanto si apprende ci sarebbero anche state importanti violazioni dei protocolli per il rilascio del nulla osta e delle autorizzazioni a svolgere le manutenzioni sui binari che dovrebbero essere messe per iscritto. Questo sarebbe avvenuto con l’aggravante che i lavori sul binario 1 della linea Milano-Torino per la sostituzione di un tratto di rotaia si sarebbero svolti sotto lo sguardo diretto di uno dei responsabili formali del rilascio autorizzativo. Da ieri il convoglio composto dalla motrice e 11 vagoni è sottoposto a sequestro e nei prossimi giorni verrà probabilmente chiesto di effettuare un incidente probatorio davanti al gip. La Procura guidata da Gabriella Viglione ha strutturato un pool di magistrati per l’indagine composto dalla reggente e dai sostituti procuratori Giulia Nicodemi e Valentina Bossi, compatibilmente con le esigenze del piccolo ufficio piemontese per di più durante la fase estiva del calendario giudiziario.
Il cordoglio delle autorità:
Appena appresa la notizia, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio si è recato sul luogo dell’incidente, «per portare il cordoglio di tutta la comunità piemontese, per quella che è una tragedia immane ed accettabile». «Morire sul lavoro – ha detto – è una cosa che non possiamo accettare». Con lui anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: «Purtroppo è l’ennesima tragedia sul lavoro che colpisce il territorio, tra l’altro proprio oggi che siamo in attesa di ricevere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella». Il Capo dello Stato, dopo l’intervento a Torre Pellice dove ha ribadito che «morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza», nel pomeriggio ha voluto recarsi alla stazione di Brandizzo, per depositare dei fiori. Tra i commenti del mondo politico, anche quello della premier Giorgia Meloni, il cui auspicio «è fare quanto prima piena luce sull’accaduto». La premier ha spiegato, sui social, di aver «appreso con dolore e tristezza della tragica scomparsa dei cinque operai».
Città del Vaticano
di Redazione
L'omelia del Pontefice la vigilia, davanti a 30mila persone: il suo pensiero ai «bambini mitragliati», alle guerre, alla Speranza che deve essere «anche per la Madre Terra deturpata dalla logica del profitto»