università e sanità
lunedì 4 Settembre, 2023
di Redazione
«Il Trentino si conferma attrattivo per quanto riguarda le professioni sanitarie. Lo è per la qualità della formazione erogata, per i servizi offerti agli studenti nonché per l’organizzazione dei servizi sanitari e delle sedi di tirocinio durante il corso e in seguito di lavoro»: l’assessore alla salute Stefania Segnana risponde così ad alcuni articoli pubblicati sulla stampa locale nelle ultime settimane. «Desidero – evidenzia l’assessore – fornire informazioni ulteriori rispetto a quelle riportate sul giornale, per dare un quadro più preciso della situazione riferita ad un ambito importante per la comunità. Spiace leggere articoli che non danno un quadro preciso della situazione e che mettono in dubbio l’attrattività del nostro territorio e del nostro sistema sanitario, quando invece i dati ci dicono che sono ancora molti a scegliere questo ambito professionale anche grazie alla qualità della formazione che in Trentino si riceve».
Per quanto riguarda le iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, spiega l’assessore Segnana, in particolare il corso di laurea in infermieristica, sul quale c’è una particolare attenzione considerato il fabbisogno di questi professionisti anche a livello locale, va rilevato che le iscrizioni presso la sede formativa di Trento coprono la quasi totalità dei posti messi a disposizione della programmazione locale; numero che è stato aumentato a 180 posti rispetto ai 160 previsti nell’anno accademico 2022 – 2023. Si registra una situazione diversa, sottolinea l’assessore Segnana, se si confrontano gli andamenti delle iscrizioni a tale corso nelle altre sedi in convenzione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona, come Verona, Vicenza o Legnago; anche nella Provincia di Bolzano il numero degli iscritti al corso di laurea in infermieristica è inferiore rispetto ai posti messi a bando.
«Anche per quanto riguarda il corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche attivato per la prima volta a livello locale nell’Anno Accademico 2022/2023 – spiega ancora l’assessore Segnana – si riscontra un importante interesse nel personale infermieristico della Provincia di Trento, considerate le 177 domande di iscrizione arrivate nel 2022, su 25 posti, di cui il 90% da parte di personale residente in provincia di Trento, e il numero di iscrizioni finora pervenute per l’avviso riferito all’Anno Accademico 2023 – 2024, di molto superiore ai posti messi a concorso».
Per quanto riguarda la formazione degli OSS in Provincia di Trento, precisa ancora l’assessore, oltre al corso per Tecnico OSS, che rientra nella formazione professionale ed ha una durata quadriennale, vi sono i corsi per OSS della durata di circa un anno, un anno e mezzo, articolati in 1400 ore di formazione, di cui 700 di tirocinio/esercitazioni, 560 di teoria e 140 di autoformazione. Questi corsi sono attivi dal 2000, dislocati su più sedi nel territorio provinciale (Trento, Rovereto, Riva del Garda, Levico, Borgo Valsugana, Tione, Ziano di Fiemme, Cles) e sono rivolti ad un’utenza tendenzialmente adulta. L’organizzazione di questi corsi tiene conto, per quanto possibile, anche dei bisogni dell’utenza. Dall’anno scorso è stato attivato anche un corso in forma serale. Per facilitare le iscrizioni, i bandi sono emessi di continuo, a chiusura di ogni ciclo formativo e negli ultimi anni si è proceduto ad un aumento dei posti sia presso le sedi formative principali, Trento e Rovereto, che quelle periferiche.
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