Ecologia

venerdì 8 Settembre, 2023

A Trento è arrivato il festival delle «Relazioni Inseparabili». Tra giustizia sociale ed ecologica

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Comincia oggi una tre giorni tra attivismo, dibattiti, trekking urbani, musica dal vivo e formazione su temi ambientali e della società

Tre giorni nel segno dell’ambiente tra attivismo, dibattiti, trekking urbani, musica dal vivo e un percorso di formazione su temi sociali e ambientali. È «Relazioni Inseparabili – Festival dell’ecologia integrale», iniziativa per diffondere una cultura e una visione orientata alla sostenibilità organizzata dalla Cooperativa Villa Sant’Ignazio e da Gea – Scuola di giustizia ecologica e ambientale – con la collaborazione della Sat e dell’Ecomuseo Argentario, a Trento da oggi al 10 settembre.
L’iniziativa, cui parteciperanno, tra gli altri, personalità come il climatologo Luca Mercalli, l’attivista e ricercatrice Vandana Shiva e Andrea Mustoni, tra i primi responsabili del progetto Life Ursus, si propone come un insolito mix tra un festival a tema ambientale e una scuola di formazione. Ai dibattiti su temi pressanti come le ripercussioni sociali del «collasso climatico» e il rapporto dell’umanità con l’ambiente (orsi e lupi inclusi) si succederanno infatti momenti di educazione non formale per la «giustizia ecologica, ambientale e sociale», riservata a una cinquantina di giovani e attivisti giunti da tutta Italia per l’occasione, e che campeggeranno nel parco della villa. E nella ci sarà spazio per due momenti musicali con la Balkan Lab Orchestra (oggi) e Murga Trentinerante (domani).
«Connessioni inseparabili»
«È da qualche anno che in questo periodo organizziamo il Social Camp, un campeggio dedicato alle nuove generazioni in cui i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con relatori e relatrici, anche di rilievo a livello nazionale, di ecologia, giustizia sociale e dei temi che ruotano intorno a questi ambiti. L’anno scorso, dopo l’incontro con una realtà molto interessante come la scuola Gea di Roma, abbiamo deciso di fare un upgrade», spiega Andrea Fernandez, referente di Villa Sant’Ignazio e coordinatore del progetto.
L’idea alla base del festival spiega, approfondire le connessioni tra giustizia ambientale ecologica e sociale, da cui il nome Relazioni Inseparabili. «Il termine ecologia integrale, che negli ultimi anni è tornato in auge grazie all’enciclica di Papa Francesco, per noi è un paradigma concettuale. Ecologia non è il significato generico, spesso un po’ superficiale, che porta solo a preoccupazioni verdi ma un approccio a tutti i sistemi complessi, la cui comprensione richiede di mettere in relazione tutte le singole parti con il tutto».
I dibattiti
Stasera e sabato, nella sede della Fondazione Caritro in via Calepina 1 a Trento, si svolgeranno i principali dibattiti aperti al pubblico. Stasera in particolare, la discussione più «calda» di questi tempi in Trentino – la coesistenza con i grandi carnivori – sarà coniugata nei termini insoliti di «Specismo e i Diritti della Natura». Tra i protagonisti Andrea Mustoni, tra i «padri» del progetto Life Ursus, che dovrebbe illustrare gli aspetti più tecnici e le problematiche del ritorno della specie in Trentino, e l’attivista Diletta Bellotti, che inquadrerà il problema dal punto di vista di una militante ecologista.
Nell’incontro di sabato, moderato dal giornalista de «il T» Simone Casciano, si parlerà invece di cambiamenti climatici e dell’«urgenza della riconversione ecologica» con Nicoletta Dentico, Elena Mazzoni  e Stefano Musaico, in un incontro dal titolo evocativo di «Radical Choc». Negli appuntamenti parte del percorso di formazione spiccano invece il dibattito online con la nota ricercatrice e attivista indiana Vandana Shiva. «Si discuterà di come affrontare un sistema come quello contemporaneo, che non ci consente di essere liberi e soprattutto di non ci consente di avere un’economia sostenibile», commenta Fernandez. Più esplicitamente degli effetti del cambiamento climatico e delle ormai necessarie politiche di mitigazione e adattamento si parlerà invece sabato con il climatologo Luca Mercalli.
Sguardo sul territorio
Tra gli obiettivi del festival è quello di mantenere un contatto diretto col territorio. «Vogliamo affrontare i temi del festival partendo da quello che si osserva sul campo. Per questo abbiamo come partner la Sat e l’Ecomuseo Argentario», con cui si organizzeranno trekking urbani all’orrido di Ponte Alto e al Doss Trento. «Andiamo sul Doss Trento per avere uno sguardo dall’alto: il Trentino rappresenta un hotspot dei cambiamenti climatici, le nostre montagne sono una cartina di tornasole della crisi che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di capire che tipo di cambiamenti stiamo vivendo e anche che impatto hanno sulla nostra vita. Qui si possono fare anche delle riflessioni rispetto ai ghiacciai, alle colture che si alzano «che sono da un lato legate al territorio, ma in realtà sono universali. «Già oggi, più della metà degli iscritti alla scuola vengono da altre regioni. Ci auspichiamo che nei prossimi anni, il nostro diventi un festival di portata nazionale».