cronaca
martedì 12 Settembre, 2023
di Sara Alouani
Positivo alla droga e all’alcol. Abdhelafid El Idrissi, il 30enne che domenica pomeriggio, mentre era alla guida di un’Audi ha provocato uno schianto frontale con un’altra automobile ad Alatri, in provincia di Frosinone, dove è rimasta ferita gravemente una bambina di 5 anni, è risultato positivo anche alle sostanze stupefacenti. Le analisi che hanno evidenziato la presenza di droga nel sangue del 30enne, sono state effettuate all’ospedale di Alatri subito dopo il ricovero, dove sono state trasportati anche la madre e il fratello maggiore della bambina.
Dopo lo scontro frontale in diretta Facebook, ripreso con lo smartphone da El Idrissi, la procura di Frosinone lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di lesioni stradali aggravate.
Le condizioni di salute della bimba, trasportata con l’eliambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, secondo l’ultimo bollettino medico stanno migliorando.
In una nota alcuni membri del Pd come Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, primi firmatari della proposta sottoscritta anche da Anna Ascani, Piero De Luca, Michela Di Biase, Valentina Ghio, Gianni Girelli, Marco Lacarra, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Virginio Merola, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Debora Serracchiani, Marco Simiani e Alessandro Zan hanno dichiarato che «guardare il telefono per sette secondi viaggiando in auto a 50 km/h equivale a guidare al buio per cento metri senza vedere nulla di ciò che accade davanti a noi. Ecco perché è sempre più necessaria una forte presa di coscienza sul rischio che si corre per se stessi e gli altri a causa dell’uso scriteriato del telefonino durante la guida a velocità sempre più elevate. Quanto avvenuto domenica ad Alatri, nel Frusinate, è solo l’ultimo esempio di una condotta gravissima, che deve essere contrastata con interventi normativi adeguati ai tempi che stiamo vivendo. Per questa ragione in commissione Giustizia avevamo già chiesto da tempo, attraverso una serie di emendamenti, di considerare la guida mentre si utilizza uno smartphone per girare un video o mandare un messaggio alla stregua della guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti già previste dall’ordinamento per l’omicidio stradale. Un segnale chiaro e netto che alla luce dei sempre più frequenti tragici eventi doveva essere dato immediatamente ma che inspiegabilmente il Governo ritarda, nonostante i continui proclami. Infatti i nostri emendamenti in tal senso sono stati già bocciati dalla maggioranza nella seduta della commissione Giustizia dello scorso 28 giugno. Per questa ragione oggi presentiamo nuovamente il testo anche come proposta di legge per chiedere a tutte le Istituzioni di aprire finalmente gli occhi sulla gravità di un fenomeno che non può continuare a essere sottovalutato o ignorato».