Ambiente

mercoledì 13 Settembre, 2023

Arco, arriva il «piano erba» per combattere l’incuria

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Il vicesindaco Zampiccoli: «La burocrazia e il meteo hanno prodotto disagi»

Se ci si mette di mezzo la burocrazia, anche un’operazione semplice come lo sfalcio dell’erba sugli appezzamenti di proprietà comunale può diventare una vera odissea. Ne sa qualcosa il vicesindaco Roberto Zampiccoli, che ha deciso di elaborare per il prossimo anno, in collaborazione con gli uffici preposti, un vero e proprio «piano erba». Se le strade cittadine non sono risultate sempre in ordine, come negli anni precedenti, la responsabilità non è stata della cattiva volontà degli operai del cantiere, ma di un micidiale mix di appalti sfortunati e norme inderogabili. «Come sanno tutti quelli che hanno un prato da falciare – ha spiegato il vicesindaco – questo è stato un anno molto produttivo di erba, perché è piovuto tutta l’estate. A ciò si è aggiunta una disavventura burocratica: gran parte del lavoro di taglio dell’erba, sia nell’Oltresarca che nel Romarzollo, è stato assegnato per appalto a una ditta umbra, che ovviamente ha proceduto del tutto legittimamente a un subappalto. La ditta subappaltatrice a maggio, cioè nel momento in cui si doveva tagliare, ha rinunciato, ragion per cui la ditta umbra vincitrice dell’appalto ha dovuto organizzarsi alla bell’e meglio per venire dall’Umbria a fare i tagli. Poiché il suo contratto, che ci siamo trovati già confezionato, prevedeva un taglio a luglio e uno ad agosto, si è accumulato un ritardo nell’intervento tale da aver creato i disagi segnalati da moltissimi cittadini. La ditta è infatti salita a luglio, con le conseguenze che abbiamo visto. Ecco perché ho già allertato gli uffici e il nostro architetto responsabile del verde perché entro fine mese predispongano un vero e proprio piano dell’erba in modo da non farci trovare impreparati per il prossimo anno. Al momento, purtroppo, per i motivi sopra esposti, stiamo arrancando. È chiaro – ha aggiunto – che per il prossimo anno andranno rivisti anche i termini dell’appalto». E sempre a proposito di verde, l’assessore Zampiccoli ha segnalato che sono in azione in questi giorni alcune squadre del cantiere che, grazie all’acquisto di un nuovo macchinario specifico, hanno iniziato a potare le palme. Gli esemplari morti, e non sono pochi, verranno invece abbattuti una volta che verrà sottoscritto un contratto di appalto con una cooperativa che si impegnerà a realizzare questo delicato intervento. Le piante abbattute saranno poi sostituite da altri esemplari più giovani e più sani. Com’è noto, in città si è diffusa la paysandisia archon, un lepidottero proveniente dalle foreste del sud America che sta facendo strage dell’albero simbolo della comunità. Un nemico naturale c’è, il nematode, ma la sua applicazione deve seguire precisi protocolli che non è più possibile gestire una volta che la palma si è ammalata. Ecco perché gli esemplari non sani vanno eliminati. E parlando di alberi, qualche problema si è registrato anche a Laghel: nella piazzetta si trovano ubicati dei cipressi che alcuni residenti stanno da tempo chiedendo all’amministrazione di abbattere, perché rappresenterebbero un pericolo per la chiesetta e l’incolumità delle persone che passano da quelle parti. Su tale richiesta però si è deciso di prendere tempo per fare le opportune verifiche, anche perché il taglio di piante è sempre vincolato al loro stato di salute o al livello di pericolo per l’ambiente circostante.