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sabato 16 Settembre, 2023
di Elisa Egidio
Scarpe da ginnastica, tante ciabatte, un pigiama, fiato ma soprattutto un grande cuore. Hanno dimostrato di averlo i 720 trentini e trentine che ieri sera hanno partecipato alla seconda edizione della «Pigiama Run», manifestazione non competitiva a scopo benefico per finanziare la ricerca sui tumori pediatrici.
Organizzata dall’associazione Lilt per aiutare bambini pazienti oncologici, la corsa o camminata benefica è stata anche quest’anno possibile grazie al sostegno di diversi partner tra cui Cassa Rurale di Trento, Habitat Ufficio srl, Itas Mutua, Dolomiti Energia Aquila Basket, Nuove Arti Grafiche, Aspiag Despar, Loacker e Radio Dolomiti. Un evento straordinario che ha coinvolto quest’anno ben 23 città in tutta Italia per un totale di oltre 10 mila iscritti, che si sono messi letteralmente in pigiama per una giusta causa: raccogliere fondi a sostegno dei servizi Lilt Child Care.
Nel mese di settembre si celebra infatti in tutto il mondo la Campagna del Gold Ribbon, il nastro d’oro, dedicata alla sensibilizzazione sui tumori pediatrici. La città di Trento ha aderito anche con l’obiettivo di sostenere l’attività di accoglienza per bambini e famiglie che vengono da lontano per le cure, a cui Lilt Trento offre ospitalità in due appartamenti, sostegno psicologico, ascolto e accompagnamento alle terapie. Più di 720 trentini ieri sera, al segnale di partenza alle ore 19 in Piazza delle donne lavoratrici nel quartiere delle Albere, hanno agitato le mani verso il cielo prima di percorrere 4 km nel centro storico della città, per poi tornare al punto di partenza. Tanti i volti noti, dai politici, ai medici come l’ex primario di oncologia Enzo Galligioni o il presidente della Lilt trentina Mario Cristofolini, fino a qualche sportivo. Nonostante la possibile iscrizione gratuita, con una donazione di 15 euro i runner hanno ricevuto un pettorale e un pacco gara con gli omaggi degli sponsor. L’anno scorso sono stati raccolti più di 8000 euro, una cifra che quest’anno, visto il numero di iscritti, si spera di superare largamente. Una corsa senza vincitori né vinti, che ha come unico premio la gioia di correre insieme in pigiama o in camicia da notte, non un outfit eccentrico, ma un segnale d’affetto verso quei bambini e bambine costretti a indossare il pigiama tutti i giorni in ospedale.
Positiva dunque la risposta di Trento, città che da sempre ha saputo coniugare sport e stili di vita sani. «La partecipazione di oggi è incredibile, mai come adesso c’è bisogno di questi segnali», ha commentato l’assessore allo Sport Salvatore Panetta, che ha aggiunto: «Siamo la città più sportiva, non soltanto a livello di atleti e associazioni, ma anche per quanto riguarda la salute. Anche questo ci aiuta a trasmettere il messaggio che sani stili di vita aiutano la prevenzione contro il tumore». Un successo accolto dall’assessora alla Salute Stefania Segnana come «un bellissimo risultato. Come ha detto il presidente Cristofolini, non ci si aspettava da parte dei trentini una tale generosità e partecipazione, perché essere qui in 700, quasi tutti vestiti in pigiama, vuol dire che i trentini, quando si parla di essere vicini alle persone fragili, in particolare i bambini, è un bellissimo segnale. Siamo fortunati». Una partecipazione che, prosegue Segnana, «è un bellissimo segnale di vicinanza non solo verso i bambini, ma anche verso le famiglie, perché vuol dire che siamo vicini a tutte le famiglie che si trovano in queste situazioni».