bypass ferroviario

sabato 16 Settembre, 2023

Bypass, primi ritardi sull’opera: la chicane slitta a marzo

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A ottobre inizio scavi in area Filzi per la stazione temporanea. Venturini: «Garantiremo l’accesso a case e esercizi senza bloccare il traffico»

I lavori del bypass ferroviario di Trento sono già in ritardo. È questo quello che è stato certificato durante la presentazione, alla circoscrizione del Centro storico-Piedicastello, delle prossime opere che verranno realizzate perché previste dal progetto esecutivo di fase A. Non ne fanno parte, e quindi non se n’è parlato: la galleria vera e propria, con entrata a Trento nord e uscita a sud, e nemmeno le opere che dovranno essere realizzate a nord dello scalo Filzi e quindi vicino alle aree Sin Sloi e Ex Carbochimica. Ne fanno parte: la chicane di via Brennero, la galleria artificiale che passa proprio sotto alla strada e la trincea dello scalo filzi che ospiterà la stazione temporanea. E proprio il cronoprogramma della chicane di via Brennero a indicare che le lavorazioni sarebbero in ritardo. La devizione temporanea della sede stradale era prevista infatti a partire da dicembre 2023 fino a marzo 2024. Nel nuovo cronoprogramma presentato da Guido Venturini, coordinatore di Tridentum, la chicane è invece slittata a marzo 2024 con ripristino della normale viabilità a giugno. Un ritardo rispetto alle previsioni precedenti di circa 3 mesi. L’incontro è stata l’occasione per comprendere le lavorazioni finali del progetto di fase A. In particolare la realizzazione della trincea che ospiterà la stazione temporanea in area ex scalo Filzi e la galleria artificiale che farà transitare i treni al di sotto della sede stradale. I primi lavori a partire, già a metà ottobre, saranno quelli relativi alla trincee in area Filzi. Sarà realizzata con 4 binari e attrezzata con accesso in entrambe le direzioni. Una struttura pensata per poter già essere coperta. Sull’area Filzi era stata chiesta una caratterizzazione ma più a nord a partire dall’ex casa cantoniera. In quella zona si trovano invece al momento dei cumuli di materiale, sono stati fatti dei sondaggi e se ne faranno altro per definirne lo stato e il successivo smaltimento. Un mese dopo l’inizio dei lavori in trincea, quindi a metà novembre, cominceranno sia l’intervento di consolidamento del versante lato nord, sia quelli relativi alla galleria artificiale. Si tratta di un intervento complesso che oltre a deviare la strada necessita di spostare anche tutti i sottoservizi che passano al di sotto di essa. «Per questo motivo grazie alla collaborazione degli enti gestori abbiamo realizzato una mappatura di tutti i sottoservizi – ha spiegato Venturini – L’obiettivo è spostarli il più velocemente possibile e senza creare disagi, ma qualche lieve inconveniente potrebbe esserci». A marzo sarà poi la volta della chicane di via Brennero. «Siamo riusciti a trovare una soluzione viabilistica che continuerà a garantire l’accesso a tutte le abitazioni e agli esercizi in entrambi i sensi di marcia – garantisce Venturini – Inoltre, utilizzando corsie preferenziali per l’accesso ai cantieri minimizzeremo i disagi al traffico». A maggio dell’anno prossimo ci sarà infine la deviazione temporanea del canale Malvasia. Tutti questi interventi termineranno tra giugno e luglio. Rimangono aperti i quesiti riguardo la caratterizzazione delle aree inquinate, domande a cui si dovrà dare risposta. Intanto un emendamento a firma Testor è stato depositato in Senato per garantire che le risorse stanziate in finanziaria per i sondaggi potranno essere usate non solo nelle aree Sloi e ec-Carbochimica, ma anche in quelle limitrofe.