Levico, medico dal 2 ottobre. Ma è una soluzione temporanea

Circa duemila mutuati di Levico Terme sono ancora in attesa del nuovo medico di base.
Una vicenda che ha sollevato diverse polemiche sui social e anche in paese dopo che gli stessi utenti hanno appreso la decisione a sorpresa del proprio medico di famiglia di lasciare l’incarico. I pazienti si sono sentiti abbandonati e hanno fatto sentire la propria voce per i disagi che si sono venuti a creare. Il medico di base è stato prontamente sostituito dall’azienda sanitaria provinciale con incarico temporaneo affidato ad un odontoiatra che dopo qualche giorno ha abbandonato lasciandosi alle spalle decine di lamentele di pazienti che lamentavano le difficoltà per stabilire un contatto in presenza e telefonico e i ritardi per ottenere la ricetta per avere farmaci salva vita.
L’assessore alla salute di Levico Terme, Patrick Arcais, rassicurò gli utenti lo scorso 23 agosto confermando le interlocuzioni in corso con con l’Apss per tramite del dottor Alberto Crestani (direttore medico di struttura complessa per l’organizzazione delle unità operative e l’organizzazione dei servizi sanitari di base distretto est) per addivenire alla sostituzione definitiva del medico. Da allora qualche passo avanti c’è stato ma per la definitiva risoluzione della problematica i tempi non sono rapidi perché occorre la pubblicazione del bando.
Così in attesa che si completi l’iter per la manifestazione di interesse di medici interessati a lavorare a Levico Terme, l’Apss ha garantito la copertura ai mutuati con incarico provvisorio dal giorno 11 settembre affidato alla dottoressa Pintarelli Lara e il dottor Gabban Mirko.
Dal 2 di ottobre dell’assistenza dei duemila pazienti si occuperà la dottoressa Martinelli Annalisa. Scongiurato dunque il rischio di doversi recare a Pergine per gli assistiti visto che a Levico manca il servizio di Continuità assistenziale (Guardia medica). «Attendiamo fiduciosi il bando per il medico di base e a riguardo l’Apss sta lavorando intensamente come mi è stato detto dal dottor Alberto Crestani il quale ci ha assicurato il massimo impegno dell’azienda sanitaria nel non lasciare duemila cittadini levicensi senza assistenza medica», ha sottolineato l’assessore Patrick Arcais.