Centrodestra
domenica 17 Settembre, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Dice che il tema «sta a cuore a tutta la nostra coalizione», ma nemmeno tanto fra le righe prende le distanze dall’atteggiamento della giunta provinciale nella partita dell’università. La candidata vicepresidente di Fratelli d’Italia Francesca Gerosa invita infatti a «predisporci all’ascolto del nostro ateneo» e a «risolvere problemi che non possono essere banalizzati». «Difendere gli interessi della nostra Università significa difendere il Trentino», dichiara in una nota.
Tutto è partito dalla conferenza stampa convocata mercoledì scorso dall’Università di Trento, nel corso della quale il rettore Flavio Deflorian ha lanciato un appello alla Provincia: «Prendeteci sul serio, potremmo chiudere il bilancio 2023 con una perdita di 10-15 milioni di euro». Sarebbe il secondo bilancio in rosso consecutivo dopo quello del 2022, chiuso con un buco di 4 milioni. Sullo sfondo, però, oltre ai conti economici, c’è il deterioramento delle relazioni fra l’ateneo e Piazza Dante, che si è palesato in almeno due occasioni pubbliche: la sedia vuota del presidente della Provincia Maurizio Fugatti all’inaugurazione dello scorso anno accademico e la sedia vuota della Provincia all’ultima cerimonia di laurea in piazza Duomo, riempita solo all’ultimo da una corsa del vicepresidente Mario Tonina. Francesca Gerosa, designata come vicepresidente della Provincia in caso di vittoria del centrodestra, si mostra invece più aperta al dialogo. «Ho colto nelle recenti dichiarazioni del magnifico rettore Deflorian un doveroso richiamo a riflettere collettivamente sul futuro dell’Università trentina, un futuro che sta a cuore a Fratelli d’Italia e a tutta la nostra coalizione. Lo ringrazio per queste sollecitazioni — afferma — perché difendere gli interessi dell’Università significa difendere il Trentino. Le sue richieste sono costruttive, e tutti noi dobbiamo vederci, trasversalmente, allineati nell’idea che la nostra Università è un investimento per il nostro territorio e una risorsa irrinunciabile, una delle leve più importanti per lo sviluppo del Trentino. L’esponente di Fratelli d’Italia puntualizza che i problemi dell’università affondano le radici nelle precedenti legislature, ma indirettamente li colloca anche sotto l’attuale esecutivo. «I nodi da sciogliere non hanno solo origine recente e non sono soltanto trentini, molti problemi originano in là nel tempo e risiedono nelle stesse modalità con le quali l’Università di Trento si è sviluppata e ha sviluppato i propri rapporti con la Provincia e lo Stato, ma anche e soprattutto per questo abbiamo il dovere tutti di sedere intorno a un tavolo, senza pregiudizi e preclusioni, per offrire soluzioni concrete — considera Gerosa — Prima di tutto, però, dobbiamo predisporci all’ascolto del nostro ateneo e in sinergia e intesa con tutte le componenti della comunità accademica, dobbiamo chiederci quale vogliamo sia il futuro del nostro ateneo e cosa possiamo e dobbiamo fare per risolvere problemi che non possono essere banalizzati: un punto questo che vede la completa disponibilità di Fratelli d’Italia». Infine, Gerosa si assume l’impegno di occuparsi dell’università nel caso in cui venisse eletta. «Il quadro è complesso, ma quello che personalmente posso dire, e che posso promettere, guardando in avanti e non indietro, è che intendo assicurare tutta la dovuta attenzione e tutta la necessaria sensibilità per proseguire e anche rilanciare una storia di eccellenza che ha contraddistinto il nostro ateneo e di cui, come trentini, siamo orgogliosi — conclude — La nostra università, nostro fiore all’occhiello ed esempio per tanti altri atenei, è sentita come propria dalla stragrande maggioranza dei trentini, è patrimonio del Trentino e di tutti noi, e serve un’agenda condivisa tra forze politiche che non devono scendere su un campo di battaglia, ma collaborare dandosi obiettivi che reggano per i prossimi decenni e che siano frutto delle migliori elaborazioni possibili».