Il personaggio
martedì 19 Settembre, 2023
di Gabriele Stanga
Dal successo sul palco dell’Ariston al nuovo singolo con San Giovanni. La Trentino Music Arena cala il carico da novanta: arriva Mr Rain. Il rapper di Desenzano si esibirà nello spazio concerti di San Vincenzo domani alle 19.30. Reduce da un terzo posto all’ultimo festival di Sanremo che gli ha permesso di scalare le classifiche radiofoniche e di streaming, l’artista terrà proprio a Trento la data conclusiva del «Supereroi Summer Tour», che trae il nome dall’omonimo singolo. L’evento si inserisce nel contesto della rassegna «Ragazzi in festa» e sarà preceduto dal Gran Galà baby voice contest, in cui ragazzi di età compresa tra i 3 e 14 anni potranno mostrare le proprie doti canore. Sono tanti i brani di successo del cantautore, da «Fiori di Chernobyl» a «Ipernova», «I grandi non piangono mai» e appunto «Supereroi», il cui videoclip ha raggiunto 45 milioni di visualizzazioni su Youtube e quasi 70 milioni di ascolti su Spotify. Tanti anche i featuring da «Sincero» con Alfa nel 2022 al più recente «La fine del mondo» con San Giovanni. I più attenti lo ricorderanno anche per la sua partecipazione ad X Factor nel 2013, in collaborazione con Osso. All’epoca decise di abbandonare la trasmissione e trovare la propria strada nel mondo della musica in modo diverso. Molti la videro come una scelta discutibile ma i risultati attuali ne dimostrano la lungimiranza. I testi di Mister Rain puntano sia su tematiche sociali che intime, utilizzando immagini forti per trasmettere un messaggio di speranza e rinascita. «Da una catastrofe si può riuscire a trarre il meglio ed usare i momenti negativi per ricostruirsi», per dirlo con le sue parole.
Mr Rain, che emozione le ha dato la partecipazione a Sanremo? È stato un ulteriore trampolino di lancio dopo il successo che aveva già ottenuto negli ultimi anni?
«Sanremo è stata un’esperienza unica, irripetibile e che non dimenticherò mai: su quel palco è davvero successo qualcosa di incredibile che ha cambiato molte cose. Sicuramente il mio pubblico si è allargato, Sanremo mi ha dato molta popolarità e ha permesso che la mia musica arrivasse dappertutto. È stata una bellissima sensazione vedere come “Supereroi” abbia raggiunto tutti».
Come è cambiato dai tempi delle selezioni di X Factor con Osso e come mai all’epoca decideste di rinunciare?
«Dall’esperienza di X Factor sono cambiate molte cose, ho fatto molte esperienze e sto seguendo il mio percorso musicale, quello che ho scelto. Ho deciso di rinunciare a X Factor perché sentivo in quel momento che non era il contesto giusto per me, che volevo cercare di raggiungere i miei obiettivi a modo mio. Ogni decisione che ho preso mi ha portato al punto in cui sono ora ed io ne sono molto orgoglioso».
L’ultimo singolo vede il featuring di San Giovanni. Com’è nata questa collaborazione?
«Avevo in cantiere questo pezzo che volevo cantare insieme a qualcuno. Quando si è trattato di capire con chi farlo ho pensato subito a Sangiovanni, che avevo conosciuto ad Amici e mi piaceva moltissimo come artista. Abbiamo cominciato a collaborare su La Fine del Mondo e ci siamo trovati molto bene insieme, inoltre si è creato anche un bel rapporto di amicizia, oltre che una grandissima intesa a livello lavorativo».
Ci sono tante metafore sul nucleare all’interno dei suoi pezzi: da «Fiori di Chernobyl» a quest’ultimo brano in cui fai riferimento a Hiroshima e usa l’espressione «baci radioattivi». C’è un motivo particolare che lega queste immagini?
«In realtà non c’è un motivo in particolare, ma semplicemente il fatto che da una catastrofe, da un momento brutto, si possa riuscire a cogliere il meglio, ad usare ciò che è successo per ricostruirsi, questo mi sprona ad inserire questo tipo di immagini».
Nel brano «Ipernova» diceva che il cuore si perde una volta sola e che tutto ciò che viene dopo è solo una replica di una storia già vissuta. La pensa ancora allo stesso modo?
«Ovviamente si cresce e si cambia e così poi trovi spazio anche per altre persone, però, forse, la prima persona a cui ci si lega veramente tanto, rimarrà sempre dentro».
Cosa si aspetta dal pubblico di Trento e come vivrà questo concerto?
«Ogni volta che salgo su un palco e comincio a cantare davanti a un pubblico sento di essere nel posto giusto a fare ciò che amo di più: il mio concerto è un viaggio attraverso la mia musica dagli inizi fino a “Supereroi” e “La fine del mondo”. Sono alla fine di questo lungo tour che mi ha accompagnato per tutta l’estate, anche se c’è un po’ di tristezza sono molto felice di come è andata e di quanta gente sia venuta a condividere con me una serata unica. Mi aspetto che il pubblico di Trento si diverta, canti con me e spero possa vivere forti emozioni, come succede a me ogni volta».
mercatini
di Gabriele Stanga e Pierluigi Faggion (foto)
Parte in quarta la trentesima edizione della manifestazione, che attira ogni anno a Trento turisti da tutta Italia e non solo. Alle 17 in Piazza Duomo si si accenderanno le 22mila luci