L'evento
domenica 24 Settembre, 2023
di Simone Casciano
Proprio mentre si riuniva il Cda che avrebbe dovuto deliberare sulla variazione di bilancio per trasferire gli 800mila euro appena ricevuti dalla Provincia a Edg per l’organizzazione degli eventi alla Trentino Music Arena, il Centro servizi culturali santa chiara diffondeva una nota con cui specificava che «l’importo totale di 800 mila euro a cui si fa riferimento, corrisposto dalla Provincia autonoma di Trento all’Ente, è a copertura dei costi di tutti gli eventi che si sono fin qui svolti (nel periodo luglio-settembre 2023) all’interno della Trentino Music Arena», e ci mancherebbe altro viene da aggiungere. Su il «T» avevamo ipotizzato che fosse proprio così, avevamo fatto i conti alla fine della rassegna di luglio calcolando i costi già sostenuti in 150mila euro, con una stima conservativa. Sempre con l’aiuto di esperti del settore abbiamo provato a stimare il costo delle serate che dal 23 al 26 agosto hanno visto sfilare sul palco di Trento sud: Giuliano Palma, La Sad, Finley, Benji, Dolcenera, Shiva, Random, le Vibrazioni e tanti altri. La stima per la spesa del cachet si aggira intorno ai 200mila euro. Anche in questo caso gli organizzatori si sono dovuti appoggiare ad agenzie esterne per stipulare i contratti con i cantanti ed è lecito ipotizzare che questi professionisti si siano fatti pagare una percentuale tra il 10 e il 15% di commissione sui cachet per la loro prestazione. C’è poi da aggiungere il costo del palco e del personale, così come dei workshop organizzati in quell’occasione. Certo a compensare tutto ad agosto, a differenza di luglio che fu un evento benefico, c’era la vendita dei biglietti. Ma gli spettatori furono 8mila su quattro giornate. A seconda del giorno i biglietti andavano da 7,50 a 10 euro, ma anche facendo finta che si fosse pagato sempre 10 euro gli organizzatori avrebbero raccolto al massimo 80mila euro (da cui poi andrebbero sottratti i costi di Siae, l’Iva e le varie commissioni). Insomma, una goccia di ricavi in un mare di spese che potrebbero essere arrivate a 500mila euro e tutto questo prima ancora di contabilizzare l’evento di settembre. Le prevendite staccate fino ad ora sono state 7mila, tante, ma con un biglietto a 5 euro si tratta di appena 35mila euro. Il cachet di Mr Rain è ipotizzato attorno agli 80mila euro, insomma solo per andare in pari servirebbero almeno 20mila spettatori. Chissà se anche i membri del Cda del Santa Chiara si sono fatti questi conti quando si sono trovati di fronte alla richiesta, messa all’ordine del giorno dal direttore del Centro Ongaro, di stanziare ulteriori 800mila euro verso Edg. Di certo lo shock più grande lo ha generato venire a sapere che la vicepresidente facente funzioni, Sandra Matuella già ad agosto aveva firmato il contratto con Edg. Lei durante un cda durato tre ore sembra non abbia proferito parola e in questi giorni il suo cellulare rimane staccato. In tanto la sospensiva, chiesta fino a giovedì prossimo, servirà al cda e ai revisori dei conti ad approfondire la questione. Innanzitutto se sia legittimo affidare direttamente, senza alcuna gara, una cifra del genere a un privato, poi a stimare i risultati raggiunti con le date di luglio e agosto. Ma se le risposte non fossero soddisfacenti il Cda potrebbe non far passare lo stanziamento. In questo momento i membri sono quattro, due di nomina provinciale e uno ciascuno per i comuni di Trento e Rovereto. Per rompere l’impasse la giunta potrebbe correre per nominare il quinto componente e andare a riempire il posto lasciato vacante da Sergio Divina. Il bando per le candidature è chiuso e la nomina sarebbe fattibile in un paio di settimane. Con le elezioni alle porte sarebbe però un passaggio davvero irrituale.
il sermone
di Redazione
Il videomessaggio per le festività: «È difficile anche solo immaginare di poter “sperare” sotto il cielo di Gaza o di Kiev, di Aleppo o di Damasco, della Corea e del Sudan»