iraq
venerdì 29 Settembre, 2023
di Sara Alouani
Un furioso incendio, apparentemente provocato da fuochi d’artificio esplosi per celebrare un matrimonio cristiano, ha consumato una sala gremita di invitati, nel nord dell’Iraq, uccidendo almeno 100 persone e ferendone altre 150. Le autorità hanno avvertito che il bilancio delle vittime potrebbe ancora salire.
L’incendio è avvenuto martedì sera nell’area di Hamdaniya, nella provincia irachena di Ninive. Si tratta di un’area prevalentemente cristiana appena fuori dalla città di Mosul, a circa 335 chilometri a nord-ovest di Baghdad.
I sopravvissuti sono arrivati negli ospedali locali con le bende, ricevendo ossigeno, mentre le loro famiglie si sono radunate nei corridoi e all’esterno mentre gli operai organizzavano altre bombole di ossigeno. Tra le persone ustionate c’erano anche dei bambini. Le sirene delle ambulanze hanno suonato per ore dopo l’incendio, mentre i paramedici portavano fuori i feriti.
Alcuni filmati trasmessi da reti televisive locali sembravano mostrare gli sposi sulla pista da ballo quando è scoppiato l’incendio, storditi dalla vista delle macerie in fiamme. Non è stato subito chiaro se fossero tra i feriti.
“Stavano per ballare un lento e poi hanno acceso questa cosa per il ballo che ha preso fuoco”, ha detto una donna ferita a Rudaw da una barella dell’ospedale.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra