La questione
sabato 30 Settembre, 2023
di Donatello Baldo
L’esposto è stato presentato ieri, sulla ricevuta di protocollo c’è il timbro della Corte dei Conti. I consiglieri provinciali del Pd Lucia Maestri e Alessio Manica spiegano subito «che questo atto non è un’iniziativa elettorale, ma un dovere per noi che su questa vicenda abbiamo cercato fin dal principio di vederci chiaro, attraverso interrogazioni e accessi agli atti». Alla magistratura contabile hanno consegnato una decina di pagine dettagliate: «Il presente atto — si legge nell’esposto — ha la finalità di porre all’attenzione vicende contabili per valutare la sussistenza di eventuali profili rilevanti».
«Dopo Vasco, dopo il Love Fest, ora con Mr Rain il vaso è colmo. Ci sono state forzature di ogni tipo — afferma Manica — a partire da quella del dirigente Ezio Maccani rimosso, e poi reintegrato dal giudice, perché aveva posto dubbi sulla sicurezza. Su cui aveva pure ragione visto che nel deflusso dal concerto di Vasco sono state divelte le recinzioni, è stata invasa la massicciata della ferrovia e per poco non succedeva una tragedia». Forzature che per il consigliere dem sono state descritte anche dall’ex presidente del Centro Santa Chiara, Sergio Divina, che a proposito del contratto con la rock star ha parlato di «contratto capestro». E ancora: «Fugatti voleva passare alla storia con Vasco, e per farlo ha usato tutta la struttura della Provincia, tutta la Protezione civile, dichiarando l’evento come eccezionale, al pari di una calamità naturale».
Il tema è però quello del contratto con le società private, organizzatrici del mega concerto: «Abbiamo fatto il raffronto con Modena, che a differenza di Trento si è fatta dare un euro e mezzo su ogni biglietto emesso. Noi ai privati abbiamo invece lasciato la completa esclusiva dell’area». Ed ecco dunque il primo elemento contabile: «Tutte le spese se l’è accollate la Provincia». E nell’esposto i conti sono dettagliati: «Sistemazioni aree esterne 110 mila euro, ripristino 50 mila, personale e volontari altri 100 mila, pulizia e gestioni rifiuti 350 mila euro». Sommando anche vigilanza, parcheggi, autostrada gratis, servizi ferroviari e altro ancora, il conto arriva a 1.604.600 euro. A cui i consiglieri aggiungono le spese per la sistemazione dell’area di San Vincenzo, oltre due milioni, che arrivano a 6.151.479 se si aggiunge, come suggerito nell’esposto, il costo del personale provinciale dedicato all’evento.
Dopo Vasco, il Love Fest — su cui i consiglieri sottolineano le «modalità anomale sui bandi» — e da ultimo Mr Rain: «A trenta giorni dalla campagna elettorale». E dell’ultimo evento, nell’esposto di Manica e Maestri, si parla testualmente «quadro ancor più inquietante». E si spiega: «Risulta uno stanziamento complessivo a favore del Centro Santa Chiara di 800 mila euro. Stante l’anomalia della sottoscrizione di un contratto da parte della vicepresidente (Sandra Matuella, ndr) prima di ottenere qualsiasi copertura di bilancio da parte del Consiglio di amministrazione, quest’enorme stanziamento ha permesso di applicare al costo del biglietto una fortissima riduzione, portando la quota al consumatore del tutto irrisoria, 5 euro». E aggiungono: «Una cifra fuori mercato in periodo elettorale. A giudizio dei sotto firmati — scrivono i dem — si tratta di modalità spregiudicate di uso del denaro pubblico che potrebbe configurare un danno erariale». Sulla vicenda del Centro Santa Chiara interviene con forza Lucia Maestri: «La vicepresidente, che è pure candidata con la Lega, ha firmato un contratto senza coperture, che non ci sono tutt’ora. Al di là delle responsabilità personali c’è un problema più complessivo: una grave commistione tra amministrazione e politica».