arena
lunedì 2 Ottobre, 2023
di Tommaso di Giannantonio
Il palazzetto era stato già ribattezzato. La maxi insegna era stata già appesa. Mancava solo il taglio del nastro (giallo). È arrivato ieri pomeriggio, sulla terrazza esterna de «il T Quotidiano Arena». A impugnare le forbici Franco Ianeselli, sindaco di Trento, e Barbara Fedrizzi, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Synthesis, l’ente non profit che controlla al 100% l’omonima società che edita il T. Non una semplice sponsorizzazione, non una semplice intitolazione, ma «un’alleanza fra un giornale e lo sport, fra un giornale e la comunità trentina», questo il messaggio emerso dalla cerimonia di inaugurazione.
Manzana: «Un segno tangibile»
La casa dello sport trentino — la struttura pubblica che raccoglie più pubblico live in provincia — ha cambiato nome dal 1° settembre scorso: da «Blm Group Arena» a «il T Quotidiano Arena». «Questo naming vuole essere un segno tangibile della nostra presenza — ha detto il presidente di Confindustria Trento, Fausto Manzana, alla guida della Fondazione Synthesis — Siamo particolarmente felici di poter dare il nome ad un’arena che non è solo per la città di Trento, ma è per tutto il Trentino. Le associazioni di categoria sono determinate nel portare avanti questa iniziativa editoriale. Avanti quindi con lo sport e con un giornale di approfondimento, fatto dai trentini e per i trentini».
La Fondazione Synthesis è nata infatti ad aprile 2022 da un’iniziativa congiunta di Confindustria Trento, Federazione trentina della cooperazione, Associazione albergatori e imprese turistiche dalla provincia di Trento, Associazione trentina per l’edilizia-Ance Trento, Associazione artigiani trentini e Confesercenti del Trentino. Ieri tutti i presidenti delle categorie erano presenti al taglio del nastro.
Simoni: «Alleanza con lo sport»
La sponsorizzazione del palazzetto «non è un traguardo, ma è l’ennesimo punto di partenza — ha spiegato il numero uno di Federcoop, Roberto Simoni, vicepresidente della Fondazione Synthesis — È un segnale della nostra volontà di radicarci in maniera importante nel territorio, legando il nome del giornale allo sport, che è un qualcosa che crea partecipazione, e ai giovani, perché questa struttura è utilizzata anche dalle giovanili. Questo — ha concluso — è un momento per celebrare un’alleanza fra il giornale e il mondo dello sport».
Spinelli: «Valorizzare lo sport»
Quest’anno il palazzetto ospiterà, non solo le squadre maschili del volley e del basket, ma anche la Trentino Volley femminile, che si prepara a debuttare nel massimo campionato di Serie A1. «Questa struttura è un simbolo, dove ragazze e ragazzi, donne e uomini, si trovano insieme per fare squadra, competere e, potenzialmente, vincere — queste le parole dell’assessore provinciale allo sviluppo economico e al lavoro Achille Spinelli — Penso che sia una metafora molto buona per la nostra società, la nostra collettività, la nostra economia. Penso che sia arrivato il momento di valutare gli elementi forti del Trentino. Bisogna saper valorizzare lo sport e il buon lavoro insieme».
Ianeselli: «Trovato un partner»
In città lo sport sarà valorizzato anche tramite le risorse che arrivano dalla sponsorizzazione targata il T Quotidiano. Il contratto con l’Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi (Asis) del Comune di Trento vale 100mila euro annui e ha una durata biennale (fino al 31 agosto 2025), con possibilità di proroga per altri 12 mesi. «Siamo felici di quello che ha voluto fare il T, perché l’Asis ha lanciato una richiesta di partnership e il T ha risposto — ha detto il sindaco di Trento, Franco Ianeselli — Asis e Comune ricevono risorse, quindi questa è una creazione di valore. Ma sarebbe riduttivo pensare che è solo una sponsorizzazione. La scelta de il T Quotidiano è quella di riconoscersi nei valori di comunità. Siamo quindi soddisfatti che ci siano squadre di eccellenza, tifosi meravigliosi e non uno sponsor, ma un partner». Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Sani, componente del consiglio di amministrazione di Asis: «Non è semplicemente una sponsorizzazione, ma è anche la volontà di Asis di iniziare un rapporto diverso con la comunità — ha evidenziato — Abbiamo bisogno di queste collaborazioni».
Il primo cittadino del capoluogo ha poi voluto lanciare un altro messaggio: «I palazzetti sono delle persone che li vivono e li frequentano — ha aggiunto — Chi normalmente non viene al palazzetto faccia il tentativo di esserci: il divano di casa è sicuramente allettante, ma l’esperienza di una partita, vissuta con la comunità, è completamente diversa».
Da Re: «Vi faremo divertire»
A regalare emozioni sono appunto le squadre che giocano all’interno del palazzetto. E quindi non poteva non prendere la parola Bruno Da Re, presidente di Trentino volley. «Come ha detto il sindaco — ha esordito — questa è una struttura che ha bisogno di essere aggiornata, perché accoglie tre spettacoli sportivi di altissimo livello. Noi, all’interno, faremo tutto il possibile per farvi divertire». Insieme al presidente Da Re c’era anche la pallavolista Chiara Mason: «È un motivo di orgoglio poter disputare il campionato di massima serie in questo palazzetto, che è già diventato la nostra casa», ha detto la giocatrice di Trentino volley femminile.
Nardelli: «Segno di fiducia»
Gli altri «padroni» di casa sono i giocatori di Dolomiti energia Aquila basket. «È evidente che avere questa rappresentanza ci rasserena per il futuro perché significa avere un tessuto sociale che ci sostiene — ha spiegato il general manager della società, Andrea Nardelli — Essere qui con Trentino volley è sempre un’emozione perché io ho iniziato da volontario quando eravamo in B2 e loro, allora, vincevano già gli scudetti. Sono stati sempre un grande insegnamento. Permettetemi — ha aggiunto subito dopo — di ringraziare Bruno (Da Re), che è un riferimento e che si è sempre posto in maniera positiva e costruttiva nei confronti della nostra società. Siamo due società diverse, ma abbiamo tante cose in comune, innanzitutto l’obiettivo di migliorare un prodotto non solo sportivo, ma un prodotto che cerca di trasmettere valori positivi e di sviluppare comunità. Questa partnership — ha concluso il general manager di Aquila basket — è un segno di lungimiranza e garanzia per i nostri figli».
la sentenza
di Redazione
I giudici popolari hanno riconosciuto il 31enne colpevole di tutti reati contestati dalle pm: omicidio volontario con tre aggravanti (aver ucciso la convivente, con premeditazione e per aver agito con crudeltà), interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere con l’aggravante di averlo commesso per coprire l’omicidio