Fine stagione
venerdì 6 Ottobre, 2023
di Chiara Turrini
Il battello come mezzo di trasporto per spostarsi sul Garda, e in particolare sul Garda Trentino, piace sempre di più. Ieri, a bordo della motonave Italia – costruita nel 1908, una delle poche navi d’epoca italiane rimaste in funzione – ormeggiata allo scalo di piazza Catena a Riva del Garda, l’ente gestore del trasporto pubblico lacustre, Navigazione Laghi, ha presentato i dati della stagione 2023, caratterizzati da un segno più. A raccontare com’è andata nei primi 9 mesi dell’anno c’erano il gestore governativo dell’ente laghi Donato Liguori, il direttore di esercizio per il Garda Giuseppe Mafale e il sottosegretario al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), senatore Alessandro Morelli.
Turisti in crescita
Liguori ha tracciato un quadro generale della navigazione sui laghi italiani. L’ente cresce, va bene, funziona «pochissime osservazioni da parte dei passeggeri, lo zero virgola, a fronte di dieci milioni di utenti annui su tutti i laghi italiani» e anche il Garda, in questo quadro di crescita, fa la sua parte. «La miglior risposta alla pubblicità fatta all’estero che parlava di allarme siccità» ha detto Liguori. Sul Garda, nei primi nove mesi di quest’anno, sono stati conteggiati 2,5 milioni di passeggeri, ha annunciato poi il gestore, con una crescita anche rispetto all’anno dei record, il 2019.
Torbole boom
Il direttore per Navigarda Giuseppe Mafale entra poi nel dettaglio dei numeri relativi al Garda Trentino, che con i suoi spazi pur ristretti in confronto ai confinanti delle riviere veneta e lombarda, incide per il 16% sul totale, «con soli due scali su 24 scali complessivi» spiega Mafale. Un peso specifico imporante e in crescita. In particolare, lo scalo di Torbole nel 2023 ha registrato un +13% di passeggeri sull’anno precedente, mentre Riva del Garda si conferma importante hub del nord del lago. Tra Torbole e Riva sono 70 i passaggi tra partenze e arrivi, e cinque sono le navi in servizio durante la stagione. In ottica destagionalizzazione, parola d’ordine ormai per tutte le località turistiche gardesane, Navigarda ha prolungato al 12 novembre il servizio a pieno regime, prima di tornare a ranghi ridotti fino al mese di marzo. «Parleremo con il Comune di Riva del Garda – ha anticipato ancora il direttore – per proporre mini crociere durante il periodo invernale, un servizio che potrà essere collegato ai mercatini di Natale. Anche questo per destagionalizzare i flussi».
Cicloturisti a bordo
Ma il dato più interessante per il dibattito sulla mobilità sostenibile in corso è senz’altro quello legato ai cicloturisti che scelgono il battello come mezzo di trasporto da un punto all’altro del Garda. «Sul versante trentino, abbiamo trasportato 13 mila biciclette, un dato che dal 2019 è continuato a salire, con il picco quest’anno attorno al 40% in più» spiega Mafale, portando un dato che senza volerlo avvalora la tesi ambientalista che propone i battelli come alternativa alla realizzazione di un’opera impattante e costosa come la ciclovia. «Navigarda e ciclovia? Io non posso parlare della ciclovia perché noi facciamo trasporto pubblico locale.
Certo, linee circolari esistono già, da anni la nostra R3 trasporta biciclette e copre Torbole-Malcesine 12 volte al giorno. Offriamo già questo servizio accessorio». In tema di mobilità sostenibile, il senatore Morelli, sottosegretario del Cipess, collega idealmente Navigarda e ferrovia: «Quando finalmente avremo il collegamento tra Rovereto e Riva su rotaia, e succederà presto, riusciremo a cambiare volto al Garda, liberando le gardesane dal traffico dei flussi di auto. Questo potrà succedere anche grazie a Navigazione Laghi».