Grandi carnivori

sabato 7 Ottobre, 2023

Fugatti: «Il governo è con noi. Potremo abbattere 24 orsi»

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Roma non impugna la legge trentina: «Ma ora norma nazionale»

Il Consiglio dei ministri ha deciso che non impugnerà la modifica della legge trentina sugli orsi. Il governo Meloni, dunque, è d’accordo con Fugatti: gli esemplari, anche se solo confidenti (quelli che si avvicinano troppo ai centri abitati, ad esempio) possono essere abbattuti. E il parere di Ispra può essere evitato, quando era fino a prima obbligatorio anche se non vincolante. L’emendamento alla legge del 2018 — quella di Ugo Rossi — era stato votato in sede di assestamento, nell’estate scorsa. E lo stesso Rossi era scettico: «Il governo impugnerà, è ovvio. Anche il ministero dell’Ambiente è soggetto al parere Ispra, figurarsi se permettono al Trentino di farne a meno». Ora Fugatti si toglie anche un sassolino: «C’erano gli scettici. Che ora dovranno ricredersi: il governo ha deciso che la nostra legge è corretta, che va bene così».

Fugatti soddisfatto
«Una notizia importante la decisione del governo di non impugnare la legge — ha affermato il governatore — che mostra un cambio di passo da parte di Roma rispetto al tema degli orsi. Che per noi ha a che fare con la sicurezza pubblica». Il governatore spiega che questo risultato è dovuto a «varie interlocuzioni che si sono succedute in questi mesi». Che lo hanno portato più volte anche a Palazzo Chigi: «Mi sono recato tre volte in Consiglio dei Ministri a parlare di norme di attuazione, non mi era mai capitato prima. Le nostre sensibilità sono state considerate e tutti i ministri hanno mostrato il loro interesse: a partire dalla premier Meloni, passando per il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e dell’Interno Piantedosi. Perché — ripete Fugatti — oltre al punto di vista della salvaguardia della specie, abbiamo posto il tema delle problematiche sulla sicurezza pubblica». Quello degli orsi confidenti, ora nel mirino con il benestare del governo: «Sono gli orsi che girano nei paesi, che non hanno ancora fatto nulla di male, ma il rischio c’è sempre. Ma ci sono anche gli orsi problematici e pericolosi, che hanno già dato segnali di aggressività». Il cui numero di segnali, evidenzia il governatore, «sono aumentati in questi ultimi anni».

Caccia all’orso, arriverà l’ok
Fugatti è soddisfatto anche per un altro motivo: «Abbiamo avuto conferme, in più di un incontro avvenuto nelle scorse settimane, di un via libera del governo per l’introduzione nella legge provinciale della possibilità di abbattere, per tre anni, fino a otto esemplari all’anno». Nulla di certo, tutto è ancora informale, ma la base del ragionamento poggerebbe sullo studio di Ispra che ha valutato come il prelievo di questo numero di esemplari non metta in pericolo la salvaguardia della specie: «Lo studio parla di cattura o abbattimento, ma noi siamo per l’abbattimento», puntualizza Fugatti. E aggiunge: «I numeri sono inferiori a quelli che vorremmo. Si tratta in tre anni di 24 esemplari, ma diciamo che un passo importante è stato fatto. Ora toccherà al prossimo Consiglio provinciale muoversi per legiferare in tal senso».

«Ora una legge nazionale»
Altro punto, la richiesta di Trento per una legge-ombrello fatta a Roma. «Le mie ordinanze di cattura o abbattimento, basate su leggi provinciali, sono sempre state impugnate dalla giustizia amministrativa. C’è bisogno, e lo abbiamo fatto presente, di una norma nazionale che ci metta al riparo da questo». E ricorda le ultime vicende, con Tar e Consiglio di Stato di traverso rispetto alle volontà della giunta trentina: «Serve una norma nazionale perché troppo spesso i percorsi di applicazione delle nostre ordinanze sono stati limitati dalle svariate interpretazioni dei tribunali». E ricorda l’ultima pronuncia del Tar trentino: «Sostiene che le due persone di Roncone che hanno incontrato l’orso non dovevano scappare, che sono state aggredite perché non sono state rimaste immobili». Serve dunque «un rafforzamento» nazionale, una specie di «ombrello»: «Su questo il governo sta lavorando — assicura Fugatti — su una legge che copra anche le nostre azioni». E oltre al governo, verso questa prospettiva si muove anche il Parlamento, con la deputata leghista Vanessa Cattoi che spiega: «Ad una proposta di legge in tal senso stiamo già lavorando. Una norma che permetta a Regioni e Province autonome di gestire orsi e lupi anche attraverso la selezione degli esemplari».