Cronaca
sabato 7 Ottobre, 2023
di Davide Orsato
La loro vecchia Panda è riuscita a fare solo pochi metri. Poi a quella curva, fatta migliaia di volte, qualcosa è andato storto. E, invece di sterzare, l’auto ha proseguito diritto, verso il pendio. Ha sfondato una staccionata di legno, ha proseguito fino a un campo, arrivando a un muretto, con un salto di più di un metro. Quindi ha finito la sua corsa. Le due persone all’interno dell’abitacolo sono state trovate a terra, a distanza di qualche metro: entrambe morte sul colpo.
Sono marito e moglie, una coppia di anziani, da sempre residenti in paese: Fabio Dossi, novant’anni compiuti ad aprile e Pia Pretti, 83: una vita insieme, abitavano pochi metri dal luogo dell’incidente. Ancora una volta una tragedia colpisce un’intera famiglia a Celledizzo la frazione di Peio che, poco più di un anno fa piangeva la duplice morte di Massimiliano Lucietti, il giovane cacciatore ucciso da un proiettile durante una battuta e di Maurizio Gionta, sospettato in un primo momento dell’incidente. Si è tolto la vita: successivamente si scoprirà che non c’entrava nulla.
L’auto guidata da Fabio Dossi è uscita di strada in via Nova: la strada che connette Celledizzo alla provinciale: piccola, stretta, tra le case. E in pendenza, come tutto il paese. Una volta che è uscita di strada, l’auto è carambolata più volte: una serie di «capriole» in verticale, non sui lati delle porte, ma su quelli del cofano e del baule. Ed è stato proprio questo a causare la dinamica mortale. I due anziani hanno colpito sia il parabrezza davanti, ma sarebbero usciti da quello del retro. Sul posto, a tentare un salvataggio disperato, i vigili del fuoco delle stazioni di Peio e di Ossana. L’allarme al 112 è arrivato alle 14.45: immediatamente è stata fatta partire l’elicottero da Mattarello e un’ambulanza da Cles, con infermieri muniti di defibrillatori. Quando sono arrivati sul posto, però, non c’era già più nulla da fare.
La ricostruzione dell’incidente è affidata ai carabinieri della stazione di Malè, compagnia di Cles, che hanno svolto i rilievi e raccolto le testimonianze di chi ha assistito all’incidente. La prima ipotesi che è circolata è quella di un malore. Spiegherebbe perché l’auto avrebbe proseguito all’altezza della curva senza apparenti segni di frenata. Ma c’è anche un’altra ipotesi che si è fatta strada, ed è quella di un errore alla guida. Quando l’auto è stata trovata, il cambio era posizionato sulla quarta marcia: possibile dunque che non sia stato possibile svoltare per questo motivo. I carabinieri stanno verificando anche se ci fossero le cinture di sicurezza inserite.
Fabio Dossi e Pia Pretti, solandri dalla nascita, abitavano da sempre e Celledizzo.
Lui aveva vissuto molti anni come agricoltore e allevatore. Con loro condivideva la casa la figlia Margherita, insegnante all’istituto comprensivo dell’Alta Val di Sole. Avevano anche una seconda figlia, Renata, persa purtroppo, qualche anno fa. Un lutto che li aveva estremamente scossi. La coppia lascia anche nipoti, Fabio Dossi anche un fratello più giovane. Nella serata di ieri è arrivata anche il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria, esclusa la responsabilità di terzi: i feretri dei due coniugi sono stati portati in cella mortuaria. La data dei funerali potrebbe essere fissata già nella giornata di oggi.