Verso il voto
domenica 8 Ottobre, 2023
di Donatello Baldo
Mancano due settimane, poi si vota. E da domani inizia la volata delle forze politiche che correranno il proverbiale ultimo miglio alla ricerca del consenso. Aiutandosi, chi può, con i big nazionali, i testimonial, gli endorsement dell’ultimo minuto.
Salvini in tour permanente
La Lega, com’è ovvio, schiera il capitano Matteo Salvini. Che ha iniziato a battere il Trentino già da qualche settimana, ma ora inizia il tour de force per l’ultimo scampolo di campagna elettorale: il 10 ottobre sarà a Cavalese, Cembra, Trento e Rovereto; e tornerà il 14 per le iniziative a Comano Terme, Andalo Mezzocorona e di nuovo Trento, con gran finale ad Avio, terra di Fugatti, dove ad aspettarlo ci sarà la festa della Lega. Il Capitano tornerà per la chiusura della campagna elettorale, il 19 e il 20 mattina: «Ma la scaletta è ancora tutta da organizzare», dice il commissario leghista Diego Binelli. Che però spiega come la mobilitazione sia generale, tutti convocati: «Il 17 ottobre c’è anche il governatore del Veneto Luca Zaia, e assieme a lui ci sarà Alessandra Locatelli», ministra leghista alle Disabilità. «E poi, il 13 ottobre, sempre a Trento, verrà anche il ministro Roberto Calderoli, e forse di nuovo Giancarlo Giorgetti», ministro dell’Economia.
FdI spera in Giorgia Meloni
Quelli di Fratelli d’Italia vorrebbero fare il colpaccio, portare a Trento per la campagna elettorale Giorgia Meloni, la premier, la donna che è riuscita a portare il partito al trionfo alle ultime elezioni politiche. Ma non sarà semplice, anche se tutti ci sperano. Se gli impegni istituzionali, o l’opportunità politica, terranno la presidente del Consiglio a Roma, ci si accontenterà di qualche ministro o sottosegretario. Ma nulla è ancora definito, e succederà come per il ministro Carlo Nordio, la cui presenza a Trento è stata annunciata con pochissimo preavviso.
Zan per Zanella, forse Schlein
Il Pd è «plurale». E quindi di big ne arriveranno tanti, in rappresentanza di questa pluralità. Si attende di definire la presenza della segretaria Elly Schlein che indicativamente parteciperà alla chiusura della campagna elettorale — il 19 o il 20 ottobre — ma ci saranno anche i competitor alla segreteria dell’ultimo congresso, a iniziare dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che sarà a Lavis con il candidato presidente Francesco Valduga l’11 ottobre, per poi fare una capatina anche a Rovereto e a Riva; e Paola De Micheli, all’Hotel America il 9 domani sera. Mobilitato anche l’ex segretario Pierluigi Bersani (in piazza d’Arogno il 16 ottobre) e Gianni Cuperlo, che sarà a Mori il 18. Per tirare la campagna soprattutto a Paolo Zanella e Claudia Merighi, la componente di Futura nella lista dem, il 13 ottobre salirà a Trento anche il deputato Alessandro Zan, per parlare di diritti sociali e civili.
Per Azione Calenda e Gelmini
Azione porta a Trento il suo leader, Carlo Calenda, che parlerà all’Itas Forum il 19 ottobre, nell’evento di chiusura della campagna elettorale. Campagna che per i calendiani hanno svolto in modo diffuso, su tutto il territorio, ma anche con gazebo a Trento e Rovereto, e ovviamente sui social. «A Trento arriverà anche Maria Stella Gelmini, e nei prossimi giorni definiremo l’iniziativa», assicura Massimiliano Mazzarella, co-capolista di Azione assieme ad Alessia Tarolli.
Renzi lancerà Conzatti
E se viene Calenda, non può non venire Matteo Renzi a tirare la campagna a Donatella Conzatti, che di Italia Viva è stata senatrice e candidata alle ultime politiche. Conzatti tenta di assicurarsi un seggio in Consiglio provinciale, e l’ex presidente del Consiglio gli darà una mano. Sarà infatti in Trentino, la data ancora da confermare. «Ma ci sarà sicuramente, dobbiamo solo capire dove e quando. È invece definita la data della presenza di Raffaella Paita — spiega l’ex senatrice — la nostra coordinatrice nazionale, che sarà qui il 19 ottobre».
Verdi-Sinistra, Bonelli-Fratoianni
Oltre all’incontro che si terrà il prossimo venerdì a Rovereto, con il leader di Europa Verde Angelo Bonelli — lì residente — a rappresentare la forza ambientalista, la lista Verdi-Sinistra porterà i suoi big solo nell’evento di chiusura, che si terrà a Trento (il 19 ottobre, luogo ancora da confermare) con lo stesso Bonelli e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
M5S, Appendino e Raho
Ricca la scaletta dei 5 Stelle, in sostengo di Alex Marini. Ieri c’era a Rovereto l’ex presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, mentre giovedì prossimo sarà a Mori l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, ora deputata grillina. E il 14 ottobre sarà in Trentino Federico Cafiero de Raho, l’ex procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo ora deputato per il Movimento. La chiusura della campagna elettorale sarà invece affidata al senatore Ettore Licheri.
Arriva Bandecchi, sindaco di Terni
Una capatina, in sostengo al candidato presidente Sergio Divina, la potrebbe fare anche Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio, e soprattutto dell’Università telematica Cusano con la quale ha fatto le sue fortune. Bandecchi è anche sindaco di Terni, dove ha vinto con un suo movimento politico, Alternativa Popolare, che in Trentino si presenta capitanata dall’ex consigliere leghista Ivano Job: «Bandecchi è un personaggio, con modi poco politici». Da ultimo, infatti, è diventato virale il video di un suo alterco con i consiglieri di minoranza, che se non lo avessero fermato scattava la rissa. «È un personaggio — ribadisce Job — che è riuscito a diventare sindaco vincendo in alternativa a destra e sinistra». Cosa che vorrebbe fare anche Divina in Trentino: il terzo incomodo tra Fugatti e Valduga.
Incursione del generale Vannacci
E per non farsi mancare niente, è prevista anche la partecipazione in Trentino del generale Roberto Vannacci, autore del testo “Il mondo al contrario” in cui dispensa perle dal sapore razzista e omofobico. E chi lo può invitare a Trento per la campagna elettorale? Roberto Conci, editore della Voce del Trentino, candidato con l’Udc dopo essere stato scaricato da Fratelli d’Italia. Il generale sarà a Trento il 22 ottobre. Nel giorno delle elezioni, quando — per legge e per buongusto — dovrebbe essere rispettato il silenzio elettorale.