L'intervento

lunedì 9 Ottobre, 2023

Guerra in palestina, il Forum per la pace Trentino: «Che tacciano le armi!»

di

Con un intervento scritto a quattro mani Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, e Pier Francesco Pandolfi, associazione Pace per Gerusalemme, commentano quanto sta succedendo in questi giorni tra Palestina e Israele: «Il nostro massimo sostegno va alla popolazione civile, alle vittime di queste spirali dissennate di violenza, a chi ancora, insieme a noi, coltiva in Israele-Palestina la speranza per una pace giusta»

Con un intervento scritto a quattro mani Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, e Pier Francesco Pandolfi, associazione Pace per Gerusalemme, commentano quanto sta succedendo in questi giorni tra Palestina e Israele.
Ecco l’opinione:
«Il conflitto in Israele-Palestina è divampato di nuovo in guerra, questa volta con un breve ma intenso rovesciamento dei rapporti di forza che ha lasciato stupefatto il mondo intero. Il risultato, però, è sempre il medesimo: un doloroso spargimento di sangue che allontana ancor di più le quanto mai flebili prospettive di pace, giustizia, riconciliazione. Quali che siano, di volta in volta, i casus belli delle violenze, un’altra costante che accomuna questi accadimenti è la superficialità delle analisi da parte dei media, dei circoli politici e intellettuali. La corsa alla ricerca delle responsabilità, delle giustificazioni, dei “però”, se svolta in maniera volutamente astorica è un esercizio da cui chiunque – sia nell’ambito dell’informazione che in quello della solidarietà internazionale – dovrebbe esimersi, perché mistifica e offusca le responsabilità più grandi di tutte: le nostre. L’unico motivo per il quale ancora scorre il sangue in Palestina-Israele è perché negli ultimi trenta anni né il popolo della pace né tantomeno i governi mondiali hanno voluto o potuto imporre il rispetto del diritto internazionale come base di un vero processo di pace. Politiche e scelte locali scellerate riescono facilmente ad accendere una miccia che tutto l’occidente ha contribuito a fabbricare e armare. Adesso, come sempre, l’unico grido che vogliamo far risuonare in tutto il mondo è: che tacciano le armi! Che si abbandoni la via della vendetta e della rappresaglia! Il nostro massimo sostegno va alla popolazione civile, alle vittime di queste spirali dissennate di violenza, a chi ancora, insieme a noi, coltiva in Israele-Palestina la speranza per una pace giusta».