Il conflitto

lunedì 9 Ottobre, 2023

Conflitto in Palestina, tra i primi italiani rientrati in volo a Milano ci sono anche dei trentini

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Malpensa e Fiumicino sono gli aeroporti di riferimento per chi scappa dalla guerra

Dopo essere stati svegliati dalla pioggia di missili sganciati da Hamas due giorni fa, gli italiani in Israele stanno attualmente cercando freneticamente opzioni di volo per lasciare il paese. Inizialmente, molte compagnie aeree avevano temporaneamente sospeso i collegamenti verso Israele, ma ora stanno cercando di riprogrammare i voli per l’aeroporto Ben Gurion, che rimane aperto. Tuttavia, su piattaforme social, alcune persone fanno sapere di trovarsi ancora bloccate nei sotterranei dell’aeroporto durante gli attacchi missilistici, condividendo messaggi di paura e disperazione.  L’ambasciata italiana in Israele ha attivato un punto di assistenza per i connazionali che intendono partire dall’aeroporto Ben Gurion. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che il governo sta lavorando per garantire la sicurezza dei connazionali bloccati. Alcuni pellegrini italiani residenti a Verona sono bloccati in un albergo nella zona araba di Gerusalemme, ma avranno la possibilità di rientrare in Italia tramite un volo dalla Giordania. Il loro convoglio verrà scortato via terra ad Amman, dove potranno poi imbarcarsi per tornare in patria. Infine, sono arrivati a Malpensa alcuni cittadini italiani provenienti da Como, Milano e Trento. Giulia, una volontaria a Betlemme, ha raccontato di non aver avuto problemi nel rientrare, grazie al suo passaporto europeo, ma ha descritto la situazione a Tel Aviv come un inferno sabato mattina, prima di abbracciare liberatori i suoi genitori.