Umanità e bellezza

venerdì 13 Ottobre, 2023

Da Lampedusa ad Arte Sella: le barche dei migranti diventano violini e risuonano col Quartetto del mare

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Un’incontro tra una realtà virtuosa e l'arte che ha portato alla realizzazione di un concerto nel cuore delle montagne trentine di forte valore umano

Il mare non separa, il mare unisce terre, popoli e culture, e per questo gli strumenti che formano il Quartetto del mare – due violini, una viola e un violoncello – hanno nel legno che li compone una loro particolarità, poiché proviene dai barconi delle persone migranti abbandonati a Lampedusa. Questi strumenti vengono prodotti nella liuteria del carcere di Opera, in Lombardia, grazie a un progetto ideato da Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della fondazione Casa dello spirito e delle arti. L’incontro tra questa virtuosa realtà e il violoncellista Mario Brunello, direttore artistico musicale di Arte Sella, ha permesso la realizzazione di un concerto nel cuore delle montagne trentine di forte valore umano, oltre che artistico, che risuonerà domani alle 15 e in replica alle 17.30 a Malga Costa in Val di Sella, nell’ambito di Fucina Arte Sella.
Il Quartetto del mare, composto da Marco Rizzi e Francesco Mardegan al violino, Danilo Rossi alla viola e Mario Brunello al violoncello eseguirà il Quartetto n 1 di Haydn, a sancire l’inizio dell’epoca classica europea, per concludere con il «Langsamer Satz» di Webern, come ultima composizione «tonale» prima della nostra epoca moderna. Il cuore del programma sarà il Quartetto n 1 «White Man Sleeps» di Kevin Volans, compositore sudafricano, a indicare che la musica non ha confine e il futuro della musica colta comprende sicuramente il continente africano.
«Fucina Arte Sella, come ha sempre fatto, coglie le occasioni più curiose e più intense che gli artisti offrono. In questo caso i veri protagonisti sono i detenuti del carcere di Opera che hanno costruito questi meravigliosi strumenti, dando voce a chi, di solito, non ha possibilità di esprimersi con le parole della bellezza e della cultura, non per scelta, ma perché la vita non ha dato loro queste chances» osserva Mario Brunello. Il progetto consiste proprio nel tentare di trasmettere attraverso la musica una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione, attraverso strumenti che siano testimoni del dolore e nello stesso tempo possano generare, attraverso l’arte e la bellezza, una cultura che si opponga a quella dell’indifferenza.
Piace ricordare che l’accesso all’evento (28 euro) si paga in alberi, con il «Tree Ticket», per lasciare l’ambiente migliore di come è stato trovato, ovvero gli alberi adottati dal pubblico come biglietto d’ingresso verranno in seguito piantati nell’area circostante, creando un nuovo bosco in grado di restituire nel tempo biodiversità al territorio e di catturare più anidride carbonica. Gli spettatori e le spettatrici, una volta acquistato il biglietto, scaricano dalla piattaforma di riforestazione in crowdfunding www.wownature.eu l’attestato di adozione dell’albero, che andrà poi presentato all’evento per potervi accedere. I titolari del biglietto, quindi dell’albero, verranno poi invitati nei mesi successivi all’evento di messa a dimora delle piante. Nel sito di Arte Sella — www.artesella.it —si trovano tutte le informazioni necessarie.