alpinismo

venerdì 13 Ottobre, 2023

Dietrofront del Guinnes, Messner torna il re degli 8mila: «Jurgalski si voleva vendicare, ma è una nullità: non lo querelo»

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L'alpinista altoatesino domani interverrà, assieme all'americano Edi Viesturs, al Festival dello Sport a Trento. «Jurgalski - ha commentato Messner- ha dimostrato una volta in più di non sapere nulla di alta montagna»

Reinhold Messner, torna ad essere il re degli ottomila.

Clamorosa la marcia indietro di Berhard Jurgalski, il cronista appassionato di alpinismo, che, recentemente, aveva tolto all’altoatesino e al compagno Hans Kammerlander il primato dichiarando che nel 1985 i due avrebbero mancato di pochi metri la vetta dell’Annapurna.

Secondo il contestato cronista, è giusto prevedere una «zona di tolleranza» di 190 metri in prossimità di alcune vette, come appunto l’Annapurna, che ha una interminabile cresta fino in cima. Per questo motivo il record spetterebbe «per sempre» a Messner.

«Jurgalski – ha commentato Messner– ha dimostrato una volta in più di non sapere nulla di alta montagna» (prevedendo ora una ‘zona di tolleranza’ in prossimità delle vette, ndr.). «Non mi interessa minimamente la sua opinione. Chi supera una parete di 4000 metri di roccia e ghiaccio, come io e Hans Kammerlander sull’Annapurna, non si ferma cinque metri sotto la vetta perché gli fa comodo, è ridicolo».

L’alpinista altoatesino e l’americano Edi Viesturs, che per pochi giorni risultava come re degli ottomila, domani interverranno assieme al Festival dello Sport a Trento

«L’alpinismo è cultura e incontro tra uomo e montagna, di certo l’alpinismo non è sport e non lo è rincorrere dei record.
Non ho mai chiesto di essere inserito nel Guinness dei primati e non lo faccio neanche ora», prosegue l’altoatesino. «Non querelo quell’uomo perché è una nullità e farei solo guadagnare gli avvocati. Da 30 anni si vuole vendicare perché una volta non gli diedi attenzione, quando mi volle illustrare le sue idee», conclude il 79enne.