Trento
martedì 17 Ottobre, 2023
di Redazione
Continua la protesta di lavoratrici e lavoratori del Cup a Trento che pretendono risposte dalla Provincia. Il motivo? L’appalto. E in particolare chiedono risposte sul mantenimento delle sedi di lavoro in Trentino, perché da come dichiarano i sindacati: «Non è arrivata alcuna apertura da parte della Giunta provinciale, né tantomeno dell’Apss, la stazione appaltante». Nella giornata di oggi, martedì 17 ottobre, 122 tra addetti e addette hanno incrociato nuovamente le braccia e hanno protestato sotto la Provincia in piazza Dante. A nulla sono valse, però, le loro sollecitazioni: né il presidente Fugatti né alcun membro della Giunta ha voluto sentire le loro ragioni. «In tempi di campagna elettorale in cui tutti si aspettano che i problemi vengano affrontati, le lavoratrici e i lavoratori del Cup per l’Apss restano ancora senza risposte sul loro futuro» ha ricordato Aura Caraba della Fiom del Trentino, ricordando che senza garanzie sufficienti con il nuovo appalto Cup si rischia di perdere la garanzia delle sedi operative in Trentino. Il timore è che, senza vincoli precisi sul bando di gara, chi vincerà il nuovo appalto per la gestione del call center dell’Azienda sanitaria possa scegliere di spostare le sedi di lavoro fuori provincia, mantenendo «almeno una sede in Trentino» come specificato nel bando provvisorio. Per la quasi totalità degli attuali dipendenti vorrebbe dire dover rinunciare al proprio lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori comunque non si arrendono. La mobilitazione continua e la prossima settimana è previsto un nuovo sciopero.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà