l'iniziativa

martedì 24 Ottobre, 2023

I carabinieri tornano nelle scuole trentine: organizzati incontri per promuovere la cultura della legalità tra gli studenti

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L'anno scorso l'iniziativa ha coinvolto 106 istituti e oltre 6700 alunni

Anche in quest’anno scolastico appena iniziato i carabinieri saranno attivamente impegnati in tutta la Provincia nella promozione della cultura della legalità, nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado, oltreché alle classi quinte delle scuole primarie. Il Comando Provinciale, attraverso le 6 Compagnie dipendenti, ormai da tempo, invia del personale qualificato negli istituti per tenere conferenze ed incontri con gli studenti, organizzando anche, specie per i più piccoli, visite all’interno delle caserme.

Durante lo scorso anno scolastico, l’iniziativa è stata ampiamente gradita, tanto da vedere coinvolte 106 scuole di tutto il Trentino e oltre 6700 studenti.

Gli incontri sono volti a trattare tematiche di estremo interesse per i ragazzi: pericoli derivanti dall’assunzione di droga e alcool, sicurezza stradale, bullismo, violenze di genere e altro ancora con l’obiettivo di fornire un contributo, formativo e di sensibilizzazione, per meglio orientare i giovani verso la tutela e la salvaguardia degli interessi diffusi della società, nel tentativo di salvaguardarli dalle devianze più tipiche e dalle cattive frequentazioni e abitudini.

La speranza è che questi incontri possano avviare i giovani su un cammino più completo, che li renda protagonisti di una società giusta, accrescendone la coscienza civica con riferimento ai problemi non solo individuali, ma anche e soprattutto collettivi: crescere e vivere insieme, in un rapporto di civile convivenza e di reciproco rispetto.

Alcune considerazioni del Comandante Provinciale Matteo Ederle: «Svolgiamo un ruolo nella Comunità Trentina estremamente delicato, che ci offre prospettive quotidiane ed esclusive su importanti problematiche sociologiche e di devianza. Saremmo degli irresponsabili se non restituissimo le nostre “lessons learned” sotto forma di consiglio e orientamento nei confronti dei più giovani. È un impegno gravoso e aggiuntivo, ma è anche quello di maggiore soddisfazione, un investimento sicuro per una collettività che rimanga sana e onesta nell’avvicendarsi delle generazioni. Chi indossa una divisa preferisce sempre prevenire che reprimere».