Lutto

sabato 28 Ottobre, 2023

L’addio a Pietro Nervi, il prof dei beni collettivi

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Questa mattina l'ultimo saluto a uno degli ultimi costruttori di un Trentino autonomo, orgoglioso della propria storia e strenuo difensore dei domini collettivi

Questa mattina, al cimitero di Trento, in moltissimi hanno voluto salutare Pietro Nervi, professore emerito dell’università degli studi di Trento, già docente per più di vent’anni all’Istituto agrario di San Michele all’Adige, direttore della Scuola Superiore di servizio Sociale, «inventore» dell’Università della Terza età e del tempo disponibile, autore del testo della legge 168, approvata dal Parlamento il 20 novembre 2017, su «Norme in materia di domini collettivi». È stato il «padre nobile» a tutela degli Usi Civici cui ha dedicato studi e convegni, dibattiti e impegno non comune per far comprendere ai sindaci che sulle terre di antico godimento collettivo non potevano mettere le mani.
Con lui, trentino a pieno titolo, se ne va uno degli ultimi costruttori di un Trentino autonomo, orgoglioso della propria storia e strenuo difensore dei domini collettivi. E se Bruno Kessler, che lo aveva chiamato a Trento, paventava il rischio di un «Trentino piccolo e solo», con la scomparsa di Pietro Nervi il Trentino sarà davvero più piccolo. E chi gli è stato amico, oggi è più solo.