medioriente
lunedì 30 Ottobre, 2023
di Sara Alouani
Shani Louk, la 22enne rapita da Hamas durante l’incursione ad un rave vicino al Kibbutz Reim in occasione degli attacchi su Israele dello scorso 7 ottobre è morta. Lo ha annunciato la famiglia, secondo quanto riportano i media tedeschi. «Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più viva», ha detto la madre Ricarda a Rtl/ntv. Conferma che arriva anche dalla sorella di Shani, Adi, che ne ha annunciato la morte in un post su Instagram, come riporta Bild. Shani Louk, che aveva sia la cittadinanza israeliana che quella tedesca, era apparsa seminuda e gravemente ferita a bordo di un pick-up dei miliziani di Hamas in un video postato sui social media. La famiglia aveva rivolto diversi appelli al governo tedesco nella speranza di ritrovarla.
La madre di Shani ha detto alla Dpa che il corpo di sua figlia non è stato ancora trovato, ma che è stato recuperato un frammento di osso del cranio che corrisponderebbe al materiale genetico che i genitori avevano fornito per il confronto necessario. Il ministero degli esteri israeliano, invece, ha confermato di aver trovato ed identificato il corpo della 22enne.
La madre presume che la figlia sia morta già lo scorso 7 ottobre, giorno dell’attacco. Shani Louk potrebbe essere stata uccisa da un colpo alla testa durante l’attacco. Il ministero degli Esteri tedesco ha riferito di un totale di otto ‘casi’ di cittadini tedeschi che risultano scomparsi e presumibilmente in mano ad Hamas. Un ‘caso’ potrebbe includere anche diversi familiari. Per motivi di sicurezza, il ministero non fornisce il numero esatto degli ostaggi tedeschi.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra